La nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2019 (NADEF) prevede una manovra da 29 miliardi, che dovrebbe essere finanziata per circa 7 miliardi dai proventi della lotta all'evasione fiscale. Confermata la disattivazione della clausola per l'aumento dell'IVA, che da sola dovrebbe valere circa 23 miliardi e costituisce uno dei capisaldi sul quale è stata costruita l'alleanza di governo.

Oltre alla lotta all'evasione, per il finanziamento della manovra sono previsti risparmi derivanti da spending review per circa 1,7 miliardi e interventi sulla fiscalità ambientale con un recupero di gettito pari a circa lo 0,1% del pil.

Sono inoltre previste misure volte a ridurre il cuneo fiscale con un impatto sul bilancio dello stato valutato nello 0,15% per il 2020 e dello 0,3% nel 2021 e un elenco di 23 nuovi disegni di legge collegati alla manovra tra i quali il cosiddetto "Green New Deal" che dovrebbe contenere provvedimenti per favorire l'economia circolare, la riconversione energetica e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Lo scenario macroeconomico

l quadro macroeconomico di riferimento prevede una crescita del pil dello 0,1% nel 2019, dello 0,4% nel 2020 e dello 0,8% nel 2021 e poi dell' 1% nel 2020 a fronte di un tasso di disoccupazione in calo dal 10,1% del 2019 al 9,5% del 2022. Questi indicatori tengono conto di un contesto di rallentamento della crescita economica a livello globale e delle tensioni derivanti dalla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina.

Per quanto concerne le grandezze di finanza pubblica il documento prevede un indebitamento netto del 2,2% nel 2019 e 2020 che dovrebbe poi ridursi al 1,8% nel 2021 e all' 1,45 nel 2022 e un avanzo primario del 1,4% nel 2019 che dovrebbe ridursi all'1,1% nel 2020 per poi risalire al 1,3% nel 2021 e tornare nel 2022 al livello del 2018 pari all'1,5%.

Il rapporto Debito/PIl, dopo un picco nel 2019 al 135,7% dovrebbe calare fino al 131,4% nel 2022.

Politica Verde e continuità col governo precedente

I principali punti di attenzione nel programma di politica economica del Governo Conte 2 includono:

  • profili di continuità con l'esecutivo precedente del quale sono stati mantenuti i provvedimenti bandiera Quota 100 e Reddito di Cittadinanza
  • una maggiore attenzione alle politiche ambientali, che verranno approfondite con il decreto Green New Deal e l'emissione di bond verdi
  • una stretta sull'evasione fiscale che dovrebbe realizzarsi anche attraverso l'incentivazione di mezzi di pagamento elettronici alternativi al contante e il cui ricavato dovrebbe finanziare una quota rilevante dell'eliminazione delle clausole sull'iva.

La sostanziale continuità con l'esecutivo precedente si dimostra pertanto nella scarsa attenzione al per i giovani (mantenimento di quota 100) che potranno beneficiare solo di una parte del taglio al cuneo fiscale che complessivamente nel 2020 varrà meno di 2 decimi di punto di pil, nella ridotta attenzione per la crescita (mantenimento di politiche che si sono rivelate inefficaci) e nella mancanza di qualsiasi riferimento alle riforme strutturali più volte segnalate come urgenti dalla commissione europea.

L'attenzione per le politiche ambientali, appare al momento presente più che come dichiarazione d'intenti (solo un decimo di punto di pil di misure sul fisco ambientale) demandando a ulteriori provvedimenti di dettaglio come il decreto Green New Deal e i green bond (di cui occorrerà valutare l'appetibilità per gli investitori) gli sviluppi successivi.

Da ultimo desta non poche perplessità l'idea di contrastare l'evasione fiscale mediante disincentivi all'uso del contante che in passato si più volte dimostrata inefficace.