Nel corso di cinque anni, tra il 2014 e il 2019, si è verificato un incremento di richieste di mutuo tra i giovani che ha sicuramente attirato l'attenzione del governo Draghi; tra i minori di 25 anni la richiesta è salita all'1,5% (precedentemente segnalata all'1,3%), mentre per i richiedenti di età compresa tra 26 e 35 anni la domanda è aumentata al 27,4% (precedentemente al 27,1%). È proprio in risposta a questo accrescimento di richieste che il governo potrebbe promuovere un ausilio economico statale, in via di definizione, avente come beneficiari i giovani fino a 35 anni compiuti e pronto a dare una svolta al mercato immobiliare.
La misura potrebbe essere inclusa nel decreto Sostegni bis.
Decreto 'Sostegni bis': le possibili agevolazioni sul mutuo della prima casa
Dovrebbero essere i giovani sotto i 36 anni a beneficiare del nuovo provvedimento economico che prevede l'esenzione dall'imposta di registro, ipotecaria e catastale, nonché un taglio rilevante delle tasse sulle concessioni governative, ovvero quelle da corrispondere allo Stato riguardanti provvedimenti amministrativi, autorizzazioni, concessioni e licenze. Secondo la bozza sarà inoltre possibile accedere al fondo di garanzia sui mutui attraverso il quale lo Stato si pone da garante nei confronti di chi richiede un finanziamento alle banche. I beneficiari, infatti, usufruirebbero di una copertura statale maggiorata, con la garanzia che potrebbe salire fino al 100% dall'attuale 50% dell'importo richiesto.
Si tratta sicuramente di un aiuto sostanzioso, che andrebbe a coprire per intero il 15% di anticipo richiesto per legge a fronte dell'apertura di un mutuo. Rimarrebbero escluse unicamente (e a carico dei giovani) le spese notarili ed, eventualmente, quelle di agenzia.
Beneficiari ed esclusi all'accesso del sostegno mutuo giovani
A non rientrare nel testo bozza del decreto sono le abitazioni di prestigio. Si tratta, nel dettaglio, delle abitazioni signorili (aventi categoria catastale A1), delle ville (categoria catastale A8) e dei castelli-palazzi di eminenti pregi storici o artistici (categoria catastale A9).
Nel caso in cui venisse confermata, l'agevolazione avrebbe validità fino al 31 dicembre 2022 e potrebbero usufruirne tutti i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni durante l'anno in cui è stato firmato l'atto di acquisto. Rientrerebbero tra i richiedenti ammessi alla misura anche le coppie in cui almeno uno dei due partner rientri nella fascia d'età richiesta. Scopo finale è quello di favorire l'indipendenza abitativa.
Il punto di vista di un esperto sulla bozza del nuovo decreto mutuo giovani
È Roberto Anedda, vicepresidente del Gruppo MutuiOnline, a incoraggiare il lancio definitivo della nuova misura: "Qualunque intervento che rende meno pesante una spesa così importante come l'acquisto di una casa, è il benvenuto", aggiungendo anche che "la reale incisività della misura dipenderà da quanto sarà corposa".
Anedda, con calcoli alla mano, sottolinea che per produrre un beneficio reale nei confronti dei giovani, sarebbe cosa buona dimezzare gli interessi richiesti. "Si potrebbe ipotizzare una piena detraibilità degli interessi per i primi due anni, in modo da supportare al meglio i giovani nel momento iniziale della loro carriera lavorativa", consiglia l'esperto.