L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato, sul proprio sito internet, il nuovo modello per usufruire, da parte delle aziende che ne facciano richiesta, del cosiddetto "Bonus Mezzogiorno", per gli investimenti nei comuni del Centro-Sud, per quelli colpiti da sisma del Centro Italia e nelle Zone Economiche Speciali (Zes). Con l'apposito provvedimento numero 291090 del 27 ottobre 2021 l'Agenzia ha modificato il modello già esistente a seguito dell'approvazione della legge 29 luglio 2021, numero 108, in cui si eleva il limite massimo del costo complessivo agevolabile di ciascun progetto da 50 a 100 milioni di euro.

Con lo stesso provvedimento si è provveduto a estendere la misura agevolativa anche all'acquisto di beni immobili strumentali.

Bonus Mezzogiorno

Il bonus Mezzogiorno e i benefici delle ZES sono utilizzabili come credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. La prima approvazione era avvenuta con la Legge di Stabilità del 2016 (articolo 1, commi da 98 a 108 della Legge 208 del 2015) fino al rinnovo della legge di Stabilità del 2021, alla scadenza del 31 dicembre 2022. Si tratta di una misura volta a ricevere un credito d'imposta appunto per l'acquisto di beni strumentali nuovi nelle regioni del Centro-Sud.

Tutte le imprese di qualsiasi natura giuridica collocate nel Mezzogiorno posso accedere al contributo.

Sono escluse le imprese in difficoltà economica e quelle operanti in settori specifici individuati nella scheda informativa messa a disposizione sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

Interventi Ammissibili

Gli interventi ammissibili sono relativi all'acquisto o all'acquisto in leasing di beni immobili strumentali, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica da destinarsi agli impianti produttivi situati nell'area del Mezzogiorno.

In particolare è possibile usufruire del credito d'imposta per la creazione di nuovi stabilimenti, per l'ampliamento della capacità di quello esistente, per la diversificazione della produzione o per il cambiamento del processo produttivo usato per erogare i beni prodotti. Sono tassativamente proibiti gli interventi che mirano all'acquisto di beni merce o di prodotti di consumo e a tutti gli investimenti in beni già utilizzati in precedenza.

Tipo di Contributo

In base alle dimensioni dell'impresa spetta una percentuale di contributo concesso come credito d'imposta. Per le micro e piccole imprese il contributo è pari al 45%, per le medie imprese al 35% e per le grandi imprese al 25%. Discorso a parte per le imprese del Centro Italia, individuate nelle regioni dell'Abruzzo e del Molise che hanno una diversa ripartizione con il 30% per le piccole imprese, 20% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese. È importante indicare che le piccole imprese hanno un limite per ciascun progetto d'investimento pari a 3 milioni, le medie imprese a 10 milioni e le grandi imprese a 15 milioni di euro. La presente agevolazione, come Credito d'Imposta è cumulabile con gli aiuti "de minimis" e con gli altri aiuti di Stato aventi ad oggetto i costi ammessi al suddetto beneficio.