Per la serie BlastingTalks intervistiamo Luca Briaschi, marketing & communication manager di Anytime Fitness. La società americana rappresenta il franchising di fitness in più rapida crescita su base globale, con oltre 5 milioni di iscritti e più di 4.900 palestre in tutto il mondo.
Blasting Talks è una serie di interviste esclusive con business e opinion leader nazionali e internazionali per capire come la pandemia di coronavirus abbia accelerato il processo di digitalizzazione e come le aziende stiano rispondendo a questi cambiamenti epocali.
Leggi le altre interviste della serie sul canale BlastingTalks Italia.
Iniziamo raccontando ai nostri lettori com’è arrivata Anytime Fitness in Italia e come si è sviluppata nel corso del tempo…
L’arrivo in Italia è merito di due imprenditori italo australiani, Rino Centrella e Domenico Mercuri, che hanno compreso le potenzialità di questo format e nel 2016 hanno acquisito dalla casa madre la licenza d’uso del marchio per lo sviluppo della rete di franchisee sul territorio italiano, realizzando il sogno di fare business nella loro terra d’origine. Oggi Anytime Fitness conta 34 club in Italia, distribuiti tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria e Abruzzo. Il piano di espansione prevede uno sviluppo esponenziale nei prossimi due o tre anni, con parecchie nuove aperture già programmate in città importanti come Genova, Firenze e tante altre.
Cosa differenzia il vostro modo d'intendere il fitness rispetto alle altre realtà presenti in Italia? Ci sono differenze rispetto alle palestre ubicate all’estero?
Il format è unico in tutto il mondo e credo sia proprio questa la nostra forza. Chiaramente ogni paese ha le sue peculiarità e cerca di far aderire al meglio il concept alle esigenze locali e ai servizi richiesti, ma l’obiettivo rimane quello di garantire al cliente la stessa esperienza all’interno dei nostri club, qualunque sia la città in cui ci si sta allenando.
Il nostro forte posizionamento di mercato deriva appunto dall’esperienza di un grande leader internazionale che si basa su un modello di successo globale, il quale analizza e interpreta i bisogni di un mercato in continua evoluzione.
Che cosa ricerca oggi chi si avvicina ai vostri club?
Oggi più che mai i clienti sono alla ricerca di brand che accolgano l'individuo, chiunque esso sia, e garantiscano un impatto sociale in merito a questo tema.
Noi ci impegniamo quotidianamente nel celebrare l’inclusività all’interno dei nostri club. L’obiettivo è quello di diventare la catena di palestre più grande e solidale del mondo. Crediamo fortemente che questo approccio possa rappresentare un'enorme opportunità per distinguersi e apportare cambiamenti positivi all'interno del settore.
Quindi quali sono le principali richieste che arrivano dai vostri clienti e quali sono i servizi più utilizzati?
Siamo nel mezzo di una rivoluzione che pone esigenze e obiettivi dell’individuo al centro dell’attenzione. I clienti sono alla ricerca di un’offerta personalizzata e di tutta una serie di servizi accessibili sempre e dovunque. Proprio per questo motivo anche il nostro concetto di accessibilità H24 si sta rapidamente riposizionando verso un approccio di coaching 24/7 nel quale, grazie al supporto della tecnologia, si possa garantire un prodotto che comprenda le esigenze del cliente e si adatti a esse dentro e fuori dalla palestra.
La richiesta è quindi quella di poter accedere a un percorso focalizzato sui propri obiettivi, supportato da un servizio che fornisca la migliore assistenza possibile nell’allenamento, nella nutrizione e nel raggiungimento del benessere psicofisico.
Avete scelto di adottare la formula del franchising per lo sviluppo della vostra rete: perché e con quali risvolti?
Imprenditori in proprio, ma accompagnati per mano: ecco come riassumerei la forza della formula del franchising, che peraltro in Italia è ancora un comparto in ascesa con ampie prospettive di crescita. Noi offriamo al nostro partner tutto il supporto necessario per intraprendere un’attività stabile e redditizia che non rappresenta un impegno totalizzante e gli permette di continuare a coltivare i propri interessi, beneficiando di un aiuto a 360° in ogni fase del business.
Viene garantito supporto iniziale nella ricerca della location più adatta ai nostri parametri e, nel caso in cui il franchisee abbia già delle proposte, si procede con un’attenta analisi di geomarketing che possa evidenziare punti di forza e criticità del territorio. Ciò definito, si avanza con la fase progettazione e design attraverso professionisti del settore che si assicurano di rendere funzionali le linee guida imposte dalla casa madre e adattarle al mercato di riferimento. Assicuriamo inoltre un supporto per la promozione del centro e per la strategia di marketing generale da attuare, sia in fase di prevendita che dopo l’apertura. Il training e l’aggiornamento continuo dello staff tecnico e commerciale rappresentano delle prerogative imprescindibili del nostro format di business.
Il franchisee è inoltre facilitato nella gestione del proprio business attraverso un portale intuitivo che permette la gestione del club anche da remoto.
Quali difficoltà avete incontrato dopo l’avvento della pandemia e in che modo avete reagito alla situazione?
Il COVID è stato un banco di prova durissimo per tantissimi settori, tra cui il nostro. Ma allo stesso modo ha rappresentato anche una sorta di rivoluzione che ha rimesso al centro dei bisogni imprescindibili quali benessere, cura della persona e voglia d'imprenditorialità. Ed è proprio seguendo questa tendenza che abbiamo saputo consolidare ulteriormente il nostro posizionamento di mercato e amplificare il vantaggio competitivo nei confronti di altre realtà concorrenti.
Guardando al futuro dal vostro peculiare punto di osservazione, in che modo evolverà il settore del fitness nei prossimi anni?
Credo che l’evoluzione verso un modello ibrido sia già stata tracciata. Un prodotto che, come anticipato, dovrà garantire all’individuo un approccio focalizzato su di sé e sulla personalizzazione del servizio, dentro e fuori dalla palestra. I brand dovranno assicurare una fruizione omnicanale dei servizi proposti e chiaramente la tecnologia svolgerà una funzione determinante in questo processo. Non ci dovranno più essere limiti o barriere nell’esperienza e i nostri sforzi verso questa trasformazione ci riporteranno strategie efficaci e consumatori soddisfatti.
Leggi anche le altre interviste di Blasting Talks: