Eni gas e luce diventa Plenitude da lunedì 7 marzo: una nuova compagnia che si fonda sulle solide radici di Eni, integrando la produzione da rinnovabili, la vendita di gas e luce, i servizi energetici e una rete di punti di ricarica per veicoli elettrici. Una svolta e un cambio di paradigma che coinvolge anche lo storico logo Eni, il cane a sei zampe, simbolo del boom economico e dei viaggi in auto degli italiani nel secondo dopoguerra, nato nel 1952 da un concorso di idee voluto dall'ingegnere Enrico Mattei in persona.

Il logo Eni si arricchisce di nuovi colori ma il tratto fondamentale rimane sempre lo stesso, il cane a sei zampe che guarda indietro, i colori sono cambiati, dal classico giallo e nero ecco comparire il verde, il colore che segnerà il passaggio del gruppo verso la transizione ecologica, abbandonando gli idrocarburi e combustibili fossili, anche se proprio il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha accennato all'eventualità di una riapertura delle storiche centrali a carbone italiane, per sopperire alla possibile mancanza di gas e petrolio a causa della guerra in Ucraina.

Eni verso la transizione ecologica e cambia nome in Plenitude

La nuova filosofia di Plenitude è stata presentata il 22 novembre 2021, in occasione del Capital Markets Day e non come una rivoluzione dell'azienda, piuttosto un consolidamento della storia del gruppo e una proiezione nell'immediato futuro della transizione energetica e nella tutela dell'ambiente. Punto di forza di Plenitude sarà la distribuzione di energia per la ricarica di veicoli elettrici, soprattutto attraverso la controllata BeCharge che possiede già una rete di oltre 6.500 punti di ricarica e che sarà ampliata sia in Italia che in Europa con oltre 27mila punti di ricarica previsti entro il 2025 e oltre 31.000 entro il 2030.

La mobilità elettrica è la grande sfida del futuro visto l'impatto ambientale che il traffico ha sulle grandi città e il costo del carburante di natura fossile sui bilanci delle famiglie e delle aziende. Le proteste degli autotrasportatori in questo periodo storico ne sono un esempio con il gasolio che sfiora i 2 euro al litro.

Non solo mobilità ma anche produzione di energia elettrica diretta da impianti fotovoltaici anche domestici. Con la controllata Evolvere, acquisita già dal 2020 da Eni, Plenitude cerca di operare anche nel mercato dei piccoli impianti familiari, per avere più informazioni è possibile contattare il numero verde Eni.

Plenitude verso la neutralità carbonica entro il 2050

Plenitude ha diverse sfide davanti a sé nei prossimi anni: cercare la neutralità carbonica entro il 2050, ovvero "azzerare le emissioni generate lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti energetici". La compagnia proprio con l'avvio di Plenitude ha fissato l’obiettivo di raggiungere 15 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2030 e 60 GW entro il 2050: le fonti di energia rinnovabile su cui si punta solo il solare e l'eolico e sempre nel 2050 l'azienda conta di arrivare a circa 20 milioni di clienti.

L'amministratore delegato Eni gas e luce Claudio De Scalzi, in occasione della presentazione di Plenitude, ha così commentato: “L'IPO di Plenitude è un caposaldo della nostra strategia di decarbonizzazione e un passaggio fondamentale della trasformazione in atto di Eni.

È il primo passo nella creazione di un soggetto industriale e finanziario volto a ridurre le emissioni di CO2 Scope 3, e si inquadra nel nostro più ampio impegno volto a creare valore attraverso la transizione energetica. La transizione energetica è prima di tutto una sfida tecnologica. Lo sviluppo e la rapida implementazione da parte di Eni di tecnologie proprietarie ha creato un vantaggio competitivo nel nostro settore".