Il Consiglio dei Ministri ha approvato lunedì 2 maggio il Decreto aiuti per famiglie e imprese, con l'obiettivo di contrastare gli effetti della crisi in Ucraina. Il provvedimento prevede uno stanziamento di 14 miliardi di euro, più del doppio rispetto a quanto preventivato fino a poche ore prima nell'incontro con i sindacati. In essi sono comprese anche le risorse per il decreto sui costi dell'energia.

Questi vanno ad aggiungersi a precedenti 15,5 miliardi stanziati, per un totale di circa 30 miliardi già spesi, il tutto "senza necessità di ricorrere a scostamenti di bilancio", come ricordato ieri dallo stesso Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa.

alla votazione non ha partecipato il Movimento 5 Stelle, con l'obiettivo di manifestare il proprio dissenso sulle norme relative ai rifiuti, le quali attribuiscono poteri speciali (tra cui la possibilità di realizzazione del termovalorizzatore) al Commissario per il Giubileo del 2025.

Le misure del decreto

Tra le misure più rilevanti del decreto c'è il bonus da 200 euro per i redditi fino a 35mila euro. Si tratta di un contributo una tantum di cui beneficeranno circa 28 milioni di persone tra lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati. Il sussidio si va ad aggiungere al taglio di 0,8 punti percentuali dell'aliquota previdenziale sui dipendenti pubblici in vigore per il 2022. Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha dichiarato che il bonus sarà pagato tra giugno e luglio "appena tecnicamente possibile".

Gli aiuti per le famiglie comprendono in primis il bonus sociale per l'energia, che sarà retroattivo: eventuali pagamenti di somme versate nel primo trimestre 2022 saranno compensate in bolletta una volta presentato l'Isee inferiore a 12mila euro. Aiuti anche per gli affitti, con un finanziamento di 100 milioni per sostenere l'accesso alle abitazioni in locazione.

Quanto alle misure relative alle imprese, Palazzo Chigi ha previsto misure specifiche per chi ha interscambi con le aree di conflitto: è stato infatti istituito un fondo per le aziende danneggiate, presso il ministero dello Sviluppo economico, con una dotazione di 200 milioni di euro. Per accedere occorrerà 'aver realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi con l'Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale'.

Sempre in questo ambito si inserisce la disposizione sui contributi ai Comuni che accolgono minori provenienti dall'Ucraina; i costi sostenuti saranno rimborsati fino ad un massimo di 100 euro al giorno per persona. Inoltre gli sfollati del Paese potranno convertire in euro la loro moneta, senza commissioni di cambio.

Approvata all'articolo 13 la disposizione sui poteri straordinari relativi ai rifiuti a Roma, da attribuire al Commissario nominato dal Governo in occasione del Giubileo 2025. Questo potrà approvare progetti di bonifica delle aree inquinate nonché progetti per nuovi impianti di smaltimento e recupero rifiuti; tra questi, anche gli inceneritori a cui si era opposto il Movimento 5 Stelle.