Per la serie BlastingTalks intervistiamo la Head of Operations di CREA Assicurazioni S.p.a. Iliana Liontou. CREA è un’agenzia di assicurazione completamente digitalizzata, che mette a disposizione prodotti a intermediari professionisti quali broker, agenti e subagenti.

Blasting Talks è una serie d'interviste esclusive con business e opinion leader nazionali e internazionali per capire come la pandemia di coronavirus abbia accelerato il processo di digitalizzazione e come le aziende stiano rispondendo a questi cambiamenti epocali. Leggi le altre interviste della serie sul canale BlastingTalks.

Che cos’è la piattaforma CREA e com’è nata l’idea di proporre prodotti assicurativi agli intermediari del settore tramite il web?

Siamo la prima piattaforma di soluzioni assicurative che mette qualsiasi azienda nelle condizioni di iniziare a distribuire assicurazioni, con un tempo d'integrazione inferiore a una settimana. Nasciamo dall’idea imprenditoriale di Feliciano Lombardi e Mike Galasso che, avendo una forte esperienza nel settore assicurativo e riassicurativo, hanno identificato quelli che erano i problemi del modello distributivo tradizionale. Stiamo quindi ridisegnando il processo di distribuzione delle polizze e della sottoscrizione dei rischi nel settore assicurativo attraverso la nostra piattaforma, che permette di accelerare la distribuzione dei prodotti assicurativi e di avvantaggiare il business degli intermediari.

Quali diverse tipologie di prodotti proponete e cosa distingue i vostri servizi da quelli trattati tramite i circuiti tradizionali?

Le tipologie di prodotti che proponiamo variano anche grazie alle nostre collaborazioni con compagnie assicurative. Per esempio, abbiamo digitalizzato prodotti di RC Professionale, Fabbricati, Salute, Donazione e molti altri.

La differenza principale tra il modello distributivo delle compagnie tradizionali e il nostro sta nel fatto che, in questo secondo caso, gli intermediari possono emettere un certificato in pochi secondi compilando loro stessi le informazioni del cliente, dando a quest’ultimo la possibilità di firmare e pagare la polizza completamente in digitale.

Qual è il fulcro e il significato di questa innovazione?

Il nostro principale punto di forza è la capacità tecnologica che ci distingue in un mercato ancora troppo tradizionale. Offriamo molti servizi: dalle API che consentono ai nostri partner un’integrazione semplice e rapida al Policy Builder Language, un compilatore informatico che permette l’interpretazione di qualsiasi tipo di filosofia sottoscrittiva; dalla piattaforma che consente di emettere polizze completamente digitali in pochi click alla possibilità di offrire tutta la nostra suite di servizi in white label (NdR senza etichetta).

Come si sta sviluppando il mercato assicurativo online: può spiegare ai lettori perché il web può rappresentare un canale preferenziale sia a livello di servizi alle imprese che per i consumatori finali?

Gli investimenti in aziende operanti nel settore insurtech sono cresciuti del 90% dal 2020 al 2021, il che conferma la crescente consapevolezza da parte del mercato che il futuro delle assicurazioni sia completamente digitale. Nella nostra esperienza, l’innovazione che stiamo portando ha già rivoluzionato il lavoro degli intermediari assicurativi nostri partner. Con noi già oggi un intermediario può semplicemente selezionare il prodotto che vuole vendere, compilare il questionario in autonomia o inviarlo al suo cliente via SMS o email. A questo punto il cliente può già firmare il certificato e pagare la polizza, per un processo che richiede pochi minuti. Questo tipo di esperienza assume ancora più rilevanza se la compariamo con quella offerta dai canali tradizionali, in cui è facile far passare dei giorni semplicemente per poter offrire una quotazione a un cliente.

Dall’altro lato, le compagnie assicurative trovano grazie a noi canali distributivi aggiuntivi alla classica rete di intermediari monomandatari.

Qual è stato l’impatto della pandemia e della guerra in Ucraina nel vostro business? Questi fenomeni stanno cambiando il mondo delle assicurazioni?

L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha evidenziato la necessità di una trasformazione relativa non solo all’utilizzo delle piattaforme digitali, ma anche al miglioramento della customer experience durante l’intero ciclo di emissione della polizza assicurativa e della gestione della relazione con il cliente finale. Non neghiamo che, nel nostro caso, la pandemia abbia dato una spinta innovativa agli intermediari, che si sono aperti all’emissione di polizze digitali.

Relativamente alla guerra in Ucraina, invece, non siamo stati direttamente coinvolti in quanto la nostra piattaforma non tratta rischi assicurativi correlati. Quello che abbiamo visto dal mercato in entrambi i casi è stata la chiara richiesta di nuove tipologie assicurative da parte dei clienti finali, con la pronta risposta da parte delle compagnie assicurative. Segno che questo mercato è in continuo fermento ed evoluzione.

Quali sono invece le principali difficoltà che vi trovate ad affrontare nello sviluppo digitale del business assicurativo?

Essendo un’azienda digitale, cerchiamo di collaborare con compagnie assicurative che abbiano quantomeno iniziato il loro percorso di digitalizzazione.

Non sempre i nostri partner sono avanti in questo percorso e spesso ci troviamo a collaborare con compagnie che non hanno ancora i web service adatti per poter integrare le nostre API e questa è la principale difficoltà che ci troviamo ad affrontare.

Un’altra difficoltà che abbiamo riscontrato, in particolare poco dopo la nostra nascita, è relativa al cambio di mentalità necessaria agli intermediari, che da una sottoscrizione tradizionale dei rischi si sono dovuti abituare all’utilizzo di una piattaforma che gestisse l’emissione dalla A alla Z. Con il tempo la nostra community è cresciuta, sia in competenza tecnologica, sia in numero. Oggi abbiamo più di 1.200 intermediari che hanno generato oltre 75mila preventivi.

Guardiamo al futuro delle assicurazioni online: quali trend verranno confermati e quali novità potremo aspettarci nei prossimi anni?

Se devo scegliere un trend che verrà confermato penso al bancassurance, ovvero la presenza dei prodotti assicurativi integrati nell’offerta digitale delle banche. Se invece penso a un trend che si farà spazio nei prossimi anni, scommetto sull’Open Insurance, che ha le radici nella necessità di permettere ai clienti di possedere e gestire i propri dati, per esempio trasferendoli da una compagnia assicurativa all’altra per poter beneficiare di una storia assicurativa consolidata.

Leggi anche le altre interviste di Blasting Talks: