Novità in arrivo dal decreto legge "Aiuti" - in questo momento in fase di conversione in legge - sulla cessione dei crediti di imposta generati dai bonus edilizi e dal superbonus 110%. Il provvedimento, nel passaggio in Commissione alla Camera, prevede che per la quarta cessione del credito possano entrare, tra gli acquirenti, anche tutte le partite Iva e le imprese, senza limiti di fatturato o di dimensione.
Il trasferimento del credito dei bonus diventerebbe retroattivo: ciò consentirebbe di bloccare i crediti attualmente rimasti incagliati per il blocco del plafond delle banche e per i quali la comunicazione della scelta dell'opzione (cessione del credito o sconto in fattura) sia già avvenuta all'Agenzia delle entrate.
Tuttavia, la conversione del decreto dovrebbe prevedere anche delle nuove responsabilità in capo alle partite Iva che acquistano i crediti di imposta dei bonus e dei superbonus edilizi.
Bonus edilizi: in arrivo le modifiche sulla quarta cessione dei crediti sul superbonus 2022
Gli emendamenti presentati alla Camera sui bonus edilizi e sul superbonus 110% cambierebbero del tutto i connotati della quarta cessione del credito di imposta. Attualmente, infatti, la quarta cessione è possibile mediante vendita del bonus dalle banche a favore dei soggetti professionisti privati, sostanzialmente imprese di grandi dimensioni e fatturati.
Con la modifica del decreto "Aiuti" si procederebbe a rendere libera l'ultima operazione di cessione, con l'eccezione dei consumatori finali o degli utenti, i quali rimarrebbero esclusi dall'acquisto.
È tuttavia richiesto che qualunque operatore provveda all'acquisto del credito abbia un rapporto di conto corrente con la banca venditrice. La platea alla quale rivolgersi per cedere il bonus è costituita essenzialmente da chiunque eserciti un'attività imprenditoriale, artigianale, commerciale e professionale.
Superbonus edilizi, come sarebbero le quattro cessioni dei bonus 2022?
Il quadro delle quattro cessioni del credito di imposta sui bonus e superbonus edilizi andrebbe a concretizzarsi con un primo passaggio di vendita a favore di qualsiasi soggetto, senza alcun limite; un secondo e terzo passaggio solo a operatori in ambiente controllato, ovvero banche, assicurazioni e altri intermediari finanziari; una quarta cessione dalla banca anche alle partite Iva, comprendendo dunque tutto l'ampio bacino delle micro e piccole imprese.
Il quarto trasferimento, inoltre, chiuderebbe il cerchio delle cessioni dei bonus possibili: chi acquista il credito può solo avere convenienza a utilizzarlo in detrazione fiscale per un numero di quote pari agli anni previsti dallo specifico bonus edilizio.
Cessioni crediti di superbonus edilizi: cosa fare per vendere il bonus nel 2022?
Sui tempi per procedere alle nuove cessioni dei crediti d'imposta sui bonus edilizi e sul superbonus è da considerarsi che il decreto dovrà diventare legge entro il 16 luglio 2022. L'allargamento delle possibilità di vendita dei bonus sarà retroattivo: ciò significa che sarà possibile procedere con la cessione a tutte le partite Iva delle operazioni già comunicate durante il 2022 per le spese effettuate nel 2021.
Questo passaggio dovrebbe consentire alle banche di liberarsi dei bonus acquistati in passato e rimasti incagliati, non potendo l'istituto finanziario cederli successivamente per i vincoli sulle vendite e per l'esaurimento dei plafond di spesa. Con la cessione di questi crediti le banche potrebbero liberarsi dei crediti accumulati e procedere con nuove aperture di acquisto dei crediti, in particolare di quelli che si trovano tra la seconda e la terza operazione di cessione.