In arrivo novità sui bonus edilizi e sul superbonus 110% dalla conversione del decreto legge 'Aiuti': i beneficiari delle misure fiscali per interventi in edilizia avranno più possibilità di cedere il proprio credito d'imposta. È quanto emerge dal confronto del governo con la maggioranza in merito alla possibile apertura nel ricomprendere, tra gli acquirenti dei bonus edilizi, le imprese e le partite Iva. I soggetti privati sono pronti, dunque, a ricoprire un ruolo simile a quello loro assegnato dell'originaria misura, ovvero di parti ammesse alla compravendita di 'moneta fiscale'.

I successivi interventi legislativi hanno via via limitato la circolazione dei bonus tra i privati, relegando questi ultimi alla sola prima cessione del bonus e dello sconto in fattura. Tuttavia, il governo ha posto il veto su ulteriori proroghe del superbonus 110%, sia per quanto riguarda la misura nel complesso, con lo stanziamento di ulteriori risorse, sia per alcuni ambiti di intervento, come l'atteso spostamento della scadenza del bonus per le villette e le unità immobiliari unifamiliari.

Bonus, in arrivo la cessione dei crediti verso partite Iva e imprese: tornerà a circolare il beneficio del superbonus?

Dal braccio di ferro che si è tenuto nella giornata del 28 giugno alla Camera, si può essere ottimisti sul fatto che si arriverà a una cessione dei crediti d'imposta estesa come risultato dei benefici ammessi a chi ha fatto o farà lavori rientranti nei bonus edilizi o nel superbonus 110%.

Sui crediti di imposta, infatti, la maggioranza starebbe ottenendo dal governo l'apertura alle cessioni alle imprese e a tutte le partite Iva. Differentemente dall'ultimo intervento che ha previsto la quarta cessione solo a soggetti professionali privati (sostanzialmente imprese di grandi dimensioni e fatturati), la cessione alle partite Iva avverrebbe senza un tetto minimo di fatturato o di dimensione dell'impresa.

Si tratterebbe, dunque, del correttivo che maggiormente potrebbe sbloccare il mercato dei crediti di imposta, non senza le difficoltà che in ogni modo il provvedimento potrebbe incontrare prima dell'approvazione definitiva. Il prossimo appuntamento al Parlamento per la conversione del decreto legge "Aiuti" è previsto per la prossima settimana.

Superbonus e bonus edilizi, come avverrebbe la cessione dei crediti verso imprese e partite Iva?

In virtù delle novità parlamentari attese, la cessione del credito di imposta dei bonus edilizi e del superbonus tra gli operatori ammessi sarebbe limitata alle prime tre operazioni di trasferimento del beneficio fiscale. La quarta cessione rimarrebbe a beneficio della banca che potrebbe continuare a vendere i crediti a soggetti professionali privati, titolari - presso di essa - di un rapporto di conto corrente. Il possibile sblocco della circolazione dei crediti dei bonus edilizi avverrebbe, in ogni modo, nel rispetto delle norme anti-frodi, più volte oggetto di richiamo in particolare dall'Agenzia delle entrate e dall'Associazione Bancaria Italiana (Abi).

Superbonus 110%, nessuna proroga su Sal villette e unità unifamiliari: la scadenza rimane il 30 settembre 2022

Tuttavia, su alcune deroghe e proroghe ai bonus edilizi al momento c'è il veto del governo, in primis sull'allungamento dei tempi del superbonus 110%. Oltre infatti ad aver annunciato il mancato rifinanziamento del superbonus, in sede di conversione del decreto "Aiuti" il governo potrebbe disattendere le aspettative degli operatori relative alla proroga della scadenza del 30% dello stato di avanzamento dei lavori (Sal) per il bonus su villette e unità abitative unifamiliari. Al momento, dunque, rimane fissato il termine del 30 settembre 2022 per completare il primo Sal del 30% nel rispetto delle norme e dei termini sul beneficio fiscale del superbonus.