Il fatto che l'incontro del Consiglio Europeo sia chiamato a discutere della chiusura della rotta del Mediterraneo proprio a Malta sembra essere di buon auspicio. L'isola, infatti, situata proprio al centro del mare nostrum, si configura come uno dei luoghi più evocativi e di alto valore simbolico quando, come sarà nella giornata di oggi, l'europa sarà chiamata a discutere sul tema dei flussi migratori che, partendo dalle coste africane, puntano la prua proprio verso le nostre coste.

Il Memodandum italo-libico

Un importante passo in avanti è stato siglato proprio nella giornata di ieri quando il primo ministro Paolo Gentiloni e il premier libico Fayez al Serraj hanno sottoscritto a Roma un Memorandum d'intesa triennale che metterà in campo strumenti di rilievo in tema di gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale e che rappresenta un importante successo della diplomazia tricolore.

L'intesa si propone da parte italiana un finanziamento "senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato" di una serie di iniziative sul suolo libico, quali il potenziamento delle energie rinnovabili, dei trasporti e delle infrastrutture, dello sviluppo delle risorse umane. La libia, dal canto suo, si impegna nella costruzione e nell'adeguamento di centri di accoglienza in cui ospitare i migranti oltre che ad una maggiore presenza e difesa dei propri confini meridionali. Il Governo italiano promette di offrire supporto logistico e tecnico ai progetti di gestione dei flussi migratori su suolo africano.

La sponda dell'Europa

Il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha annunciato supporto all'iniziativa italiana incontrando ieri a Bruxelles il premier libico al Serraj e promettendo nella giornata di oggi misure concrete addizionali per il contenimento dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale.

Dopo aver avuto colloqui con alcuni leader europei, tra cui Hollande e Merkel, Tusk ha rinforzato la promessa di sostegno nei confronti dell'iniziativa italiana:

Quanto questo aiuto sia effettivo lo si riuscirà a soppesare meglio dopo il meeting di oggi a Malta che dovrebbe trattare anche del futuro dell'Unione Europea, alle prese con spinte centrifughe che si sono rese macroscopiche con il referendum inglese sulla Brexit.