Angela merkel ha incontrato oggi in un dialogo durato due ore e mezza il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara. Nelle dichiarazioni finali a margine del meeting la cancelliera ha sostenuto la necessità fare di tutto affinché sia "salvaguardata la separazione dei poteri, la libertà di opinione e la molteplicità all'interno della società", tenendoci a sottolineare come l'opposizione politica appartiene intimamente alla pratica democratica.

Democrazia alla prova della libertà di stampa

Suonano come un avvertimento quindi le parole di Merkel dopo le ultime misure messe in campo da Erdogan come reazione al tentativo di golpe non andato a segno del 15 luglio dello scorso anno.

Più di cento giornalisti sono stati arrestati e oltre 160 media sono stati chiusi nei mesi successivi al tentato colpo di stato, facendo parlare di una virata autoritaria del governo di Ankara.

La problematica relazione del presidente turco con la stampa è arrivata anche nei tribunali della Germania dove ha fatto scalpore la decisione di Erdogan, avvallata dalla stessa Merkel, di denunciare per diffamazione di capo di stato straniero il tedesco Jan Boehmerman; il comico era stato infatti l'autore nel marzo del 2016 di una satira molto dura e pungente sul permier turco.

Le parole della cancelliera

La Merkel si è anche dimostrata favorevole all'invio di osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) al fine di valutare l'andamento del prossimo referendum nel paese previsto per il prossimo aprile.

I cittadini saranno chiamati a votare sul quesito che impone la trasformazione della Turchia in una repubblica presidenziale. La riforma, voluta dal governo, è stata approvata in seconda lettura dal parlamento di Ankara nel gennaio di questo anno.

Le ultime battute della cancelliera sono dedicate al tema dell'Islam. Merkel si rivolge direttamente alla popolazione turca nel porre in rilievo i valori quali la libertà e la pluralità religiosa, che, afferma, le sono importanti a livello personale.

La libertà di credo è infatti "parte costitutiva della democrazia", concetto che sembra il vero cuore del messaggio tedesco di oggi ad Ankara.

Nonostante le tensioni diplomatiche tra Europa e Turchia Erdogan rimane un interlocutore indispensabile per la politica del vecchio continente, sia per la sua rilevanza a livello geopolitico e militare nei confronti del vicino oriente, sia per il ruolo nella gestione della rotta balcanica di fondamentale importanza per gli equilibri politici dell'Unione Europea.