Il Partito Popolare per la Libertà vince le elezioni olandesi con oltre il 21% e, nonostante la perdita di alcuni seggi, riesce a posizionarsi davanti al partito populista e islamofobo di Geert Wilders che ottiene il 13% (in crescita negli ultimi anni).

A seguire, ottengono buoni risultati l'Appello Crisitano (CDA) con il 12,4% e i liberali progressisti del D66 con il 12,1%. Ora a Mark Rutte spetta il compito di formare un nuovo governo di coalizione che però non vedrà più protagonista il partito laburista a causa del suo netto calo (ha ottenuto, infatti, solo il 5,7%) ma si è detto favorevole ad una collaborazione con il CDA e il D66.

La sconfitta del Partito per la Libertà (PVV) di Geert Wilders

«Ma quale sconfitta! Da oggi siamo più forti: abbiamo preso 1,3 milioni di voti. Eravamo il terzo partito del Paese, siamo diventati il secondo e al prossimo giro saremo il primo!» questo è il commento a caldo del leader del partito di estrema destra olandese che comunque si dice pienamente soddisfatto. I pronostici prima della chiamata alle urne davano favorita una rimonta del PVV sul partito di Rutte che però non è riuscita a concludersi. La campagna elettorale di Wilders è stata estremamente rigida e prevedeva, in caso di vittoria del partito, l'uscita dell'olanda dall'Unione Europea, la chiusura di tutte le moschee nel territorio olandese, il bando del corano e una politica restrittiva sull'immigrazione.

Le dichiarazioni di Rutte

Emozionato e soddisfatto, Mark Rutte commenta così la vittoria appena ottenuta: "L’Olanda ha detto no al populismo dopo la Brexit e Trump. Grazie per questa vittoria che avete dato all’Olanda, ma anche all’Europa. Adesso siamo impegnati per mantenere il paese stabile, sicuro e caratterizzato dal benessere.».

Numerosi sono stati i messaggi di congratulazioni da parte di molti leader europei tra cui il nostro premier Gentiloni che, tramite un tweet, invita il partito vincitore a cambiare e rilanciare insieme l'UE. Anche la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Hollande e il presidente della Commisione Europea Jean-Claude Junker si sono complimentati con Rutte per il risultato ottenuto.

La Turchia, al contrario, mantiene una posizione ostile nei confronti del governo olandese e, tramite il ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu, dichiara: "Si vede che non c’è differenza tra i socialdemocratici e il fascista Wilders. Hanno tutti la stessa mentalità. Avete dato inizio al collasso dell’Europa. State trascinando l’Europa nell’abisso. Presto in Europa inizieranno le guerre di religione”.

Anche in Olanda, dunque, trionfa un partito a favore dell'UE respingendo l'avanzata di un partito estremista che, però, continua a crescere in termini di consenso.