La Commissione europea tra il 4 luglio e il 16 agosto ha interrogato la popolazione europea sul’ora legale, chiedendo il parere a circa 5 milioni di cittadini. I risultati parziali indicano che circa l’80% della popolazione non sarebbe soddisfatto del periodo dell’anno, ovvero da marzo ad ottobre, in cui le lancette dell’orologio vengono portate avanti di un’ora per avere le “giornate più lunghe”.

Ora legale, l'introduzione in Europa

Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori americani e inventore del parafulmine nel 1784, propose a Parigi, in un suo saggio, un progetto economico per diminuire il costo della luce.

Pubblicato sul Journal de Paris, tale progetto illustrava la possibilità di modificare le abitudini delle persone, imponendo loro di cominciare la giornata lavorativa proprio alle prime luci dell’alba, per usufruire più della luce del sole nel corso della giornata.

L’idea di Franklin però non ebbe successo per quell’epoca, ma venne riproposta invece più avanti dall’inglese William Willett come rimedio per il risparmio energetico in un periodo dove le fabbriche erano ormai molto avanzate. Fu ritenuto così di primaria importanza il risparmio energetico e questo provvedimento venne attuato nel 1916. Nacque così l’ora legale, in seguito abolita e riproposta successivamente.

Il Parlamento europeo potrebbe abolirla

Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, sta seriamente valutando l'opzione di mantenere un unico orario in tutto l'arco dell'anno, cioè di abolire il cambio tra marzo e ottobre (e viceversa) dell'ora solare e di quella legale.

A far prendere in considerazione tale ipotesi è stata una richiesta dei paesi del nord Europa, accusando ripercussioni psico-fisiche dovute al cambiamento di abitudine in zone in cui in certi periodi dell'anno la luce del sole è assente, chiedendo di fare riferimento soltanto all'ora solare durante il corso dell'anno.

Richiesta che è stata eclissata nel febbraio 2018 dalla commissione Europea, ma che non è non stata del tutto presa in considerazione visto il sondaggio lanciato rivolto ai 4,6 milioni di persone del nord Europa.

5 stelle su Facebook sulla proposta di Jean-Claude Juncker

I pentastellati sulla loro pagina Facebook polemizzano sulle dichiarazioni del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.

Secondo il Movimento, la Commissione presterebbe particolare importanza a tale argomento, senza considerare problemi ben più grandi come i fenomeni migratori che interessano i paesi del sud Europa e le politiche di austerità, facendosi sorda e assente e considerando addirittura quasi come una barzelletta dare priorità all'abolizione dell'ora legale.