Amazon è di nuovo sotto il mirino dell’UE. La Commissione europea starebbe infatti indagando sull’utilizzo da parte della società di Seattle dei dati dei dettaglianti indipendenti che, tramite il sito, possono vendere i propri prodotti. Il dubbio della Commissione è quello che il sistema possa aver violato le regole della concorrenza, facendo perdere ai consumatori i benefici che l’e-commerce offre in termini di scelta e prezzi concorrenziali. Insomma, tra le polemiche per le poche tasse pagate e questa nuova indagine le grane non mancano per il leader delle vendite online.

Il doppio ruolo di Amazon: negoziante e marketplace

Il colosso americano, attualmente, ha un doppio ruolo nel mercato online. Il primo è quello di venditore al dettaglio di prodotti di ogni genere a prezzi convenienti mentre il secondo è, appunto, quello di marketplace. Amazon, infatti, permette ai venditori indipendenti di utilizzare la propria piattaforma online come vetrina per vendere i propri prodotti in aggiunta, magari, al proprio negozio fisico. Proprio su quest’aspetto si basa l’indagine dell’UE ed in particolare sui dati dei negozianti che vengono raccolti in fase di iscrizione al servizio. La commissaria europea Margrethe Vestager ha voluto mettere sotto la lente di ingrandimento la piattaforma per giudicare la conformità del servizio marketplace rispetto alle norme previste in materia di concorrenza.

Anche il Buy Box di Amazon sarà analizzato a fondo

L’UE, oltre ad indagare sul ruolo di marketplace di Amazon, studierà attentamente anche i dati raccolti relativamente ai venditori indipendenti che si sono aggiudicati lo strumento Buy Box. Quest’ultimo consente ai clienti di aggiungere al proprio carrello i prodotti dei dettaglianti esterni rispetto al colosso statunitense, con un evidente vantaggio per clienti e venditori stessi.

Lo strumento però non viene assegnato a tutti, pur essendo pressoché essenziale nella maggior parte delle transazioni. L’indagine della Commissione europea su quest’aspetto vuole escludere il reato di abuso di posizione dominante sul mercato da parte di Amazon.

I rappresentanti Amazon: 'Vogliamo continuare ad aiutare i piccoli venditori a crescere'

La società di Seattle, dal canto suo, si è detta disponibile a collaborare con l’UE, ma anche rispettosa delle normative. I rappresentanti di Amazon ci tengono a sottolineare come una delle policy aziendali sia proprio quella di sostenere i venditori, anche quelli di piccole dimensioni, aiutandoli ad espandere il proprio business. L’opinione comune, tuttavia, si schiera contro il colosso online sostenendo invece che, molti negozi fisici, stanno chiudendo proprio per colpa sua e di altri e-commerce che stanno “uccidendo” il mercato tradizionale orientandosi sempre di più verso lo shopping online. Ci sono comunque anche pochi che sostengono Amazon ritenendo giusto che la tecnologia ed il progresso vadano avanti, magari rispettando maggiormente anche i canali tradizionali.