A Berlino una manifestazione degli agricoltori oggi lunedì 15 gennaio dovrebbe portare nelle piazze e nelle strade della capitale migliaia di agricoltori. "Il nostro problema è che i tagli del nostro governo ci mettono in una posiziome di stremo svantaggio rispetto all'Europa" dice un manifestante a Sky tg24,

L’evento chiuderà il ciclo di proteste apertosi in tutti i Lander federali da non più di una settimana a causa dell’abolizione delle agevolazioni sul diesel.

La Bundespolizei,la principale polizia federale della Germania, prevede che nella giornata odierna di lunedì 14 gennaio a Berlino saranno presenti circa 10.000 partecipanti e 5.000 trattori.

Secondo i dati della BILD, nel distretto governativo attorno alla Colonna della Vittoria (uno dei principali monumenti della città) si trovano già più di 2.000 trattori, motrici e camion con rimorchio.

Cosa chiedono i dimostranti?

Il governo ha invitato al colloquio anche i rappresentanti di otto associazioni di agricoltori. Nonostante ciò, e nonostante l’abolizione della tassa automobilistica sui trattori, la rabbia dei dimostranti resta altissima.

Anzi, i protagonisti della vicenda hanno ribadito nelle ultime ore che non sono disposti a contrattare sui tagli ai sussidi e agevolazioni per il diesel e rilanciano "Continueremo a scioperare".

Le dichiarazioni dei leader

Il presidente degli agricoltori Joachim Rukwied ai microfoni dei media nazionali ha fieramente affermato: “Il 70% dei tedeschi è dalla nostra parte.

Ci auguriamo che torni finalmente il buon senso. Solo se i politici si arrendono potranno impedire ulteriori proteste”.

Bernhard Bolkart, presidente dell'Associazione agricola del Baden, non crede in un accordo politico imminente: "Per quanto riguarda il diesel agricolo, temo che persisterà l'ostinazione di Scholz, Habeck e Lindner e che non saremo accontentati.”

La risposta del governo

La ministra dell'agricoltura del Saarland Petra Berg: “Le proteste sono l'espressione di una mancanza di apprezzamento relative alle politiche agricole attuate negli ultimi anni.

Innalzamento degli standard, inasprimento dei requisiti e la creazione di mostri burocratici hanno reso più difficile la gestione economica delle aziende agricole. Abbiamo finalmente bisogno di interventi coraggiosi che garantiscano la sicurezza della pianificazione e degli investimenti”.

Tuttavia, le dichiarazioni distensive precedenti vanno a cozzare con quelle del cancelliere.

Olaf Scholz ha dato agli agricoltori poche speranze per quanto riguarda il diesel agricolo. In un videomessaggio di sabato, ha definito il ritiro parziale dei tagli un “buon compromesso” e ha sottolineato che i sussidi non possono rimanere in vigore “per sempre”.