Prestito chirografario - Spesso si sente parlare di prestito chirografario senza, tuttavia, che se ne conoscano le caratteristiche e/o il funzionamento. Partiamo col dire che viene ricompreso nella suddetta categoria ogni prestito la cui erogazione necessita solamente della firma del soggetto richiedente e non anche di una garanzia reale (ipoteca o pegno).

Pertanto rientrano nella fattispecie dei prestiti chirografari:

  • i prestiti finalizzati, quelli cioè concessi in virtù dell'acquisto di un certo bene (infatti il bene non costituisce oggetto di garanzia del prestito stesso);
  • i prestiti personali;
  • la cessione del quinto.

Tuttavia non si deve pensare che i prestiti chirografari, erogati solo in virtù della firma del soggetto richiedente, costituiscano un rischio maggiore per gli Istituti di credito rispetto ai prestiti ipotecari o a quelli su pegno.

Infatti la sola firma concede alla banca un enorme margine di manovra in caso di sopravvenuta difficoltà del debitore nel ripagare il prestito. La stessa può, infatti, rivalersi su un bene di proprietà del soggetto debitore che può essere non solo un oggetto fisico ma anche il TFR.

Naturalmente il prestito chirografario è rivolto a tutti quei soggetti che dimostrano di avere un reddito che consenta loro di restituire alla banca la somma erogata, gravata dagli interessi applicati.

Per quanto concerne il piano di ammortamento, i prestiti chirografari mostrano una certa flessibilità cercando, nel limite del possibile, di adattarsi alle esigenze del soggetto richiedente.