La redazione di "SturlaNews" della Scuola media De Toni di Genova Sturla ha incontrato Mimmo Angeli, storico direttore del "Corriere Mercantile" e della "Gazzetta del Lunedì" sino al 27 luglio del 2015, quando i due giornali hanno chiuso.

Ha introdotto l'incontro il prof. Maurizio Braggion, ideatore e coordinatore del giornale scolastico della scuola, "SturlaNews", giunto al decimo anno di pubblicazioni, che sarà anche presentato il prossimo 7 giugno nell'Aula Magna dell'Ospedale Gaslini.

L'intervento di Angeli alla scuola De Toni

Angeli, anche in risposta alle domande degli aspiranti giornalisti della De Toni, ha parlato dei motivi finanziari che hanno portato alla chiusura dei giornali che dirigeva: dal dimezzamento dei contributi dello Stato all'editoria, al credito di 3 milioni stanziati dai governi e mai pervenuti alle sue testate (mentre per anni sono stati finanziati “finti “giornali), alla fine della collaborazione con "La Stampa", che in passato veniva venduta in abbinata al "Corriere Mercantile".

Ha ricordato che la chiusura di questo quotidiano è una perdita importante non solo per Genova, ma per l’intero Paese: basti pensare che era il più antico quotidiano italiano, essendo stato fondato 192 anni fa.

Mimmo Angeli ha dichiarato che in Italia si va verso un monopolio della carta stampata, dopo quello televisivo. Manca sempre di più il pluralismo dell’informazione, soppiantato da una comunicazione controllata da pochi gruppi editoriali, mentre in campo televisivo da anni c'è il duopolio Rai-Mediaset. A proposito di televisione, l'illustre giornalista ha parlato ai ragazzi dell'avventura di "Tele Genova", la prima tv locale genovese, nata a metà degli anni Settanta, di cui fu uno dei protagonisti.

Inoltre, rispondendo ad altre domande, si è soffermato sulla sua grande passione per il giornalismo, coltivata fin da quando era un ragazzino, rivelando che nel suo primo articolo si occupò di sci.

Angeli ha raccontato anche dell'esperienza giornalistica all'università, del lavoro come giornalista sportivo e come inviato speciale che lo ha portato in Cina e in Unione Sovietica nel dopo Chernobyl.

Il direttore ha ricordato il caso dell'omicidio di Milena Sutter, del rapimento di Moro, delle interviste a calciatori famosi del passato come Rivera e Suarez. “Meglio la carta stampata – ha detto - rispetto a internet. Oggi le notizie si lanciano senza controllarne la veridicità, si cercano solo quelle a sensazione, talvolta buttando in prima pagina, senza riscontri sufficienti, un presunto colpevole di un reato, cosa che non succedeva un tempo".

Angeli ha raccontato aneddoti interessanti di un’intera carriera al "Mercantile" dal 1963 al 2015, di cui è stato prima cronista e poi direttore, ricordando episodi importanti e talvolta drammatici della vita cittadina, come l’uccisione del fattorino Floris, fotografato casualmente mentre gli sparavano; i rapimenti da parte delle brigate rosse di Gadolla e del giudice Sossi; l’uccisione del magistrato Coco e della sua scorta.

Al "Mercantile" e alla "Gazzetta del Lunedì" Angeli iniziò come cronista, diventando poi capo cronista, quindi inviato, caporedattore e infine direttore. A un certo punto, per evitare il fallimento dei due giornali, divenne addirittura imprenditore, guidando la Cooperativa G&P (giornalisti e poligrafici) che ha gestito la testata fino al 2015 in modo irreprensibile, infatti quando la finanza si presentò in redazione dopo la chiusura, si complimentò con lui per aver trovato tutti i conti in regola.

Rispondendo alla domanda di un alunno interessato a diventare giornalista, Angeli ha parlato dell'importanza, nella vita, della passione e della determinazione per realizzare i propri sogni e obiettivi. È stato un incontro davvero interessante, sottolineato da un lungo applauso degli alunni e dei professori.