Ancora una volta, i docenti dicono NO al bonus valutazione indetto dalla Buona Scuola renziana. Questa volta è il noto quotidiano 'Repubblica' (cronaca di Genova) a riportare la clamorosa protesta messa in atto da centinaia di insegnanti delle scuole liguri che hanno rifiutato il 'premio' messo a disposizione dal Miur e destinato ai docenti 'meritevoli'.

Ultime news scuola, giovedì 21 luglio 2016: bonus valutazione, lo schiaffo dei docenti di Genova

Le ragioni della protesta non sono poi così diverse da quelle dei colleghi di altre regioni d'Italia.

Maria Grazia Ferri, prof.ssa all'I.C. di Quarto parla di una 'valutazione che dà il via ad una competizione tra insegnanti'. Non è questo il sistema giusto per premiare le capacità individuali di un docente ma solamente un modo per premiare coloro che già seguono dei progetti, per i quali sono già previsti dei contributi. Si tratta di fondi che avrebbero dovuto essere destinati al rinnovo del contratto, del quale, invece, si continua ostinatamente a non parlare: 'Invece - sottolinea Maria Grazia Ferri - è stata avviata una selezione che finisce per svalutare il nostro mestiere'.

'Non saranno queste poche centinaia di euro a poterci cambiare la vita' - ha proseguito la docente 'e allora invece di accontentarci delle mance disposte dal Ministero, abbiamo pensato di destinare il premio direttamente alla nostra Scuola: qui manca la carta per le fotocopie, si figuri che non abbiamo nemmeno le tende', ha sottolineato l'insegnante.

Bonus valutazione: 'L'insegnamento non è un normale lavoro impiegatizio, da misurare con freddi parametri'

Un giudizio che viene condiviso anche da altri docenti della provincia di Genova come la professoressa Daniela Malini dell'Istituto Alberghiero Nino Bergese di Sestri Ponente che ha dichiarato: 'Il nostro non è un normale lavoro impiegatizio, non lo si può misurare con dei freddi parametri - sottolinea la professoressa - così si finisce per cancellare il vero senso della Scuola, insistendo su una didattica asettica, misurabile che, in fin dei conti, è una delle tante erbacce che infestano la scuola aziendalistica'.