Investire in titoli che sono garantiti dallo Stato, con emissione a cura della Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti, e che per quel che riguarda le sottoscrizioni occorre fare riferimento al Gruppo Poste Italiane. E' questa la scelta dei risparmiatori che puntano sui BFP, i Buoni Fruttiferi Postali che dallo scorso 10 febbraio del 2014 sono sottoscrivibili attraverso dodici nuove serie.



La discesa del differenziale di rendimento tra il Btp a dieci anni, ed il Bund sulla stessa scadenza, nelle ultime settimane ha portato a rendimenti dei titoli di Stato italiani sulla curva a breve termine che si sono ulteriormente appiattiti.

Ne consegue che anche i Buoni Fruttiferi Postali offrono ora rendimenti più bassi.



Per guadagnare di più occorre tenere il Buono Fruttifero per diversi anni come ad esempio avviene dal 10 febbraio scorso per l'Ordinario Ventennale che è identificato dalla serie C12, e che come al solito, anno dopo anno, offre un rendimento certo e la possibilità di poter comunque rientrare in anticipo dai soldi investiti con garanzia di rimborso del capitale.



Questi sono i tassi di interesse crescenti della serie C12: lo 0,25% il primo anno, lo 0,50% il secondo, l'1% il terzo; l'1,50% di interesse il quarto anno, il 2% il quinto, il 2,50% annuo in corrispondenza del sesto e del settimo anno di possesso. Ed ancora, il 3% dall'ottavo al decimo anno, il 3,50% l'11esimo ed il 12esimo anno, il 4% il 13esimo e 14esimo anno; il 4,25% dal 15esimo al 17esimo anno ed infine il 4,75% annuo dal 18esimo al 20esimo ed ultimo anno.