Dal 1° luglio è aumentata del 30% la tassazione sulle rendite finanziarie, passando dal 20% al 26%. Sono interessati al provvedimento: conti bancari e postali, azioni, obbligazioni, conti deposito e fondi di investimento. E' la quarta volta dal 2011 che il governo interviene pesantemente sui risparmi degli italiani: prima Berlusconi introdusse i bolli sui depositi titoli, poi Monti aumentò la tassazione sui conti deposito, titoli e fondi; l'anno scorso Letta aumentò ulteriormente i bolli; ora è la volta di Renzi.

Si stima che questa manovra porterà alle casse dello stato quasi due miliardi in due anni. Per i risparmiatori sarà una batosta notevole. In pratica una mini-patrimoniale. Giusto per fare un esempio concreto: su 50.000 euro investiti in obbligazioni con un rendimento del 6% annuo, pari a 3000 euro, con la nuova aliquota si pagheranno 780 euro rispetto ai 600 calcolati con la vecchia aliquota (180 euro di tasse in più!!). Bisogna poi aggiungere 100 euro per l'imposta di bollo sul deposito titoli, aumentata giusto l'anno scorso. Unica piccola consolazione: sarà la banca a fare i conti e le dovute trattenute, senza che il risparmiatore debba fare nulla..

Saranno invece esclusi dall'aumento BOT, BTP e tutti i titoli di Stato in generale, che manterranno la vecchia aliquota del 12,5%; ma, considerati i bassissimi interessi che offrono attualmente questi strumenti finanziari, costituiscono una alternativa poco attraente per il piccolo risparmiatore. A gennaio una associazione di consumatori ha calcolato che investendo 40.000 euro in un conto deposito si guadagnano oltre 4.000 euro di interessi in 5 anni, contro i 1.000 che danno i Titoli di Stato nello stesso periodo. Conti deposito e conti vincolati rimangono quindi una delle modalità di investimento più interessanti per i piccoli risparmiatori che non vogliono correre rischi e non se la sentono di affidare i propri soldi ai titoli azionari. Ma per scegliere tra la miriade di offerte ci vuole occhio e pazienza; presto torneremo sull'argomento con utili consigli e qualche "dritta".