Dopo il terribile evento che l’ha coinvolta e che la vedeva protagonista, “Città della Scienza” riparte proprio da dove tutto era andato distrutto, inaugurando, a distanza di quattro anni dal rogo che la annientò, il museo Corporea (primo museo interattivo dedicato al corpo umano) ed il planetario 3D più grande ed evoluto d’Italia, riappropriandosi del proprio ruolo di collegare educazione, conoscenza e divertimento nel suo luogo di origine, in via Coroglio, di fronte al mare di Bagnoli, uno dei luoghi-simbolo dei progetti di bonifica e rinascita dell'ex area industriale Italsider.

Ci saranno più di 5.000 metri quadrati di esposizioni, postazioni interattive, dislocate su tre livelli, con 14 isole tematiche (per le diverse parti del corpo umano), che saranno in grado di poter portare gli utenti a compiere la fantastica esperienza di viaggiare dentro se stessi, all’interno del corpo umano, entrando nei più complessi funzionamenti che governano la vita di ognuno di noi attraverso giochi e varie attività. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’ausilio di nuove e potenti tecnologie di realtà virtuale che consentiranno di vivere un’ esperienza unica che potrà essere vissuta in tre lingue: italiano, inglese e cinese.

Una data importante

È stata scelta questa data emblematica per segnare un nuovo inizio per la Città della Scienza.

Il fisico che trent’anni fa la inventò, Vittorio Silvestrini, ha spiegato il duro lavoro che è stato fatto per ripristinare la città del sapere, reso possibile anche grazie alla solidarietà che gli è stata offerta, arrivando a raccogliere circa due milioni di euro. Città della Scienza è rifiorita dalle sue ceneri, dove vi era fuoco ed ignoranza oggi vi è scienza e miglioramento.

Il ministro dell'Istruzione Università e Ricerca, Valeria Fedeli, ha fatto visita in anteprima a Città della Scienza sottolineando l'importanza e il ruolo di questo polo culturale.

Si prevede un gran numero di presenze, visto il boom di prenotazioni che c’è stato per poter visitare il polo scientifico.

Città della scienza ieri ed oggi

Città della scienza, il 4 marzo 2013, fu devastata da un grosso rogo che fu la vera è propria distruzione di un sogno e della cultura di un centro culturale riconosciuto a livello internazionale. Dopo l'incendio distruttivo Paolo Cammarota, custode della struttura, è stato imputato per incendio doloso in concorso con ignoti. La procura ha chiesto per lui il rinvio a giudizio ritenendolo responsabile. L'attenzione dei magistrati si era concentrata fin dai primi giorni dopo l'incendio sul custode, dopo aver constatato l' origine dolosa del rogo. La richiesta di arresto avanzata dai pm fu comunque respinta sia dal gip sia dal Tribunale del Riesame.