Un buon esempio da cui prendere spunto
Qualche scettico avrebbe detto che dopo la morte del suo fondatore (Bernardo Caprotti) la catena dei supermercati più gialli d'Italia (Esselunga), non avrebbe avuto futuro o ancora peggio non sarebbe stata in grado di riprendersi. Purtroppo per loro invece quello che si sta verificando ora è la situazione opposta: infatti la catena della grande distribuzione Italiana ha chiuso il 2016 con un'aumento delle vendite del 3,1% a 7,5 miliardi di euro. Stiamo parlando di numeri decisamente alti che hanno subìto una leggera diminuzione rispetto al 2015 ma che promettono molto bene in chiave futura considerando che si tratta di una catena che comprende oltre 150 tra store e supermarket distribuiti all'interno di alcune delle regioni più grandi d'Italia come Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e molte altre.
Il numero del personale occupato all'interno dei punti vendita ha subito un forte incremento raggiungendo un totale di 22.741 dipendenti di cui oltre il 93% dell'organico assunto a tempo indeterminato. Per quanto riguarda il 2017 Esselunga punta all'apertura di cinque nuovi punti vendita, di cui uno a Roma Prenestina intorno ai primi di Aprile ed uno a Verona Fiera. Non restano a guardare però due dei più grandi competitors di Esselunga che sono Lidl Italia ed Eurospin si tratta di due catene che possono essere collocate all'interno della categoria Discount e che, negli ultimi anni, hanno registrato una fortissima ascesa soprattutto per quanto riguarda la redditività (ROI, ritorno sull'investimento) di molto superiore a Esselunga: ben il 20,6% per Eurospin e il 16% per Lidl Italia.
Questi ultimi, inoltre, non sembrano avere rivali per quanto riguarda il mantenimento di un costo del lavoro molto basso.
C'è chi scende e c'è chi sale
Per quanto riguarda il canale dell'e-commerce Esselunga ha appena lanciato un nuovo servizio in fase di sperimentazione e attivo per ora solo nel punto vendita di Varedo, chiamato "Clicca e Vai" il quale permetterebbe al consumatore di gestire la propria spesa tramite app, aggiungendo al carrello virtuale tutti i prodotti che desidera acquistare, dopodiché una volta pagato il conto (sempre tramite app) per ritirare la propria spesa dovrà recarsi di persona al punto vendita dove gli verrà consegnata direttamente da un'addetto a ciò delegato senza dover attendere nè fare file di alcune genere.
Idee e proposte che sembrano mancare ai gruppi francesi di Carrefour e Auchan per i quali il territorio Italiano non sembra portare risultati positivi sopratutto in termini di vendite e relativi guadagni.