Era attesissima la riunione del Consiglio dei Ministri che ieri doveva esaminare il contenuto del pacchetto Renzi, noto come Job Act.

Delle riforme pensioni nemmeno l'ombra, ma ecco quali sono gli interventi per quanto riguarda tasse e lavoro e per quando sono previsti.

Tasse in Job Act di Renzi: cosa è previsto e quando

Il taglio del cuneo fiscale era il punto più atteso, ma per la sua attuazione bisognerà attendere maggio.

  • IRPEF: Nelle buste paghe dei lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 1.500 euro al mese, arriveranno circa 80,00 euro in più mensili, per un totale di 1.000 euro l'anno. La misura coinvolge dieci milioni di persone e costerà circa dieci miliardi.
  • IRAP: scenderà di 10 punti percentuali l'Irap, per cui le imprese godranno di un taglio delle tasse, che saranno coperte dall'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (Bot esclusi), che passano al 26%.

Lavoro in Job Act di Renzi: cosa è previsto e quando

Il Job act, che sarà un decreto legge, prevede:

  • Contratti a termine della durata massima di tre anni e senza causale, insieme ad una semplificazione dell'apprendistato.
  • Naspi, ovvero sussidio universale che ingloberà Aspi e Mini Aspi, estendendosi anche alle categorie finora escluse. Il provvedimento è stato inserito nel ddl delega, per cui l'attuazione richiederà almeno sei mesi.
  • La CIG ordinaria e straordinaria restano, con l'introduzione di un meccanismo premiante.
  • Garanzia Giovani, dovrebbe partire dal primo maggio e dovrebbe coinvolgere circa 900.000 persone, con una spesa di un miliardo e mezzo.