La proposta di riassetto del settore scolastico ed educativo presentata dall'Amministrazione si incentra essenzialmente su tre aspetti: meno lavoro per le supplenti precarie, carichi di lavoro maggiori per il personale di ruolo, fino a coprire, a parità di salario, i vuoti negli uffici municipali nel periodo di chiusura estiva, annullamento della collegialità pedagogica del Gruppo educativo (Nido) e del Collegio Docenti (Scuola dell' infanzia) in favore della gerarchizzazione dei ruoli.

La filosofia di gestione progettata è simile a quella di un'azienda che nulla ha a che fare con i servizi educativi e scolastici; produttività all'eccesso, risparmio e controllo.

Chi lavora con i bambini dovrebbe sapere bene che l'adulto che si pone in un ruolo educativo è cosa assai diversa dal lavoro amministrativo. Ed è contrario a qualsiasi logica "produttiva" far lavorare per 7-8 ore educatrici e insegnanti: un compito fisicamente e psicologicamente così impegnativo.

Tutto ciò a discapito della qualità della funzione educativa, la motivazione e la stessa capacità di resistenza. Mentre la Politica dice che bisogna porre rimedio al dramma della disoccupazione, l'amministrazione capitolina fa l'esatto contrario lasciando a casa migliaia di educatrici e insegnanti precarie.

Inoltre, a dimostrazione dell'incompetenza in campo pedagogico che emerge da questa proposta, va ribadito che il progetto educativo è un percorso che va costruito e condiviso partendo da una riflessione comune sia sui bambini che sulle esperienze maturate.

La gerarchia dei ruoli (Posizione Organizzativa Servizi Educativi e Scolastici, Funzionari educativi, Insegnanti ed Educatori Referenti settoriali di struttura, insegnanti ed educatori semplici) non ha nulla a che vedere con lo scambio continuo e faticoso tra un'equipe di lavoro alla pari con scopi comuni. Quando si gerarchizzano i ruoli non c'è più condivisione ma imposizioni dall'alto, come a dire che le complesse relazioni agite nei nostri luoghi di lavoro, sono risolvibili come fossero pratiche amministrative.

L'istituzione delle posizioni organizzative ha un costo considerevole che potrebbe essere impiegato per l'assunzione delle precarie che hanno sostenuto e superato come vincitrici ed idonee le prove del recente concorso di insegnanti di scuola dell'infanzia ad esempio, terminato ad ottobre scorso, per coprire i tanti vuoti d'organico.

Dopo il breve intervento a PiazzaPulita su La7 il 5 maggio scorso dell'educatrice di asilo nido Margherita Della Valle e il più corposo intervento di Daniela Pitti dell'Usb e altri rappresentanti sindacali, mercoledì 7 maggio scorso su Metropoli"a Roma Uno, per il 14 maggio è stato confermato il già preannunciato sciopero di Usi-Usb alle ore 9.00 presso piazza Madonna del Loreto vicino piazza Venezia alle ore 9.00.

In data 13 maggio è stato stabilito dalla Giunta il pagamento del salario accessorio ai dipendenti capitolini fino a luglio. La delibera, è stata presentata alla stampa dal sindaco Ignazio Marino con la Giunta al completo. Entro il termine del 31 luglio si dovrà però risolvere la questione del salario accessorio alla luce della relazione del Mef (Ministero Economia e Finanze).