Domani venerdì 13 giugno 2014, il governo Renzi illustrerà la riforma della Pubblica Amministrazione ormai in discussione da molto tempo e che è in dirittura d'arrivo. Vediamo quali sono i punti principali di questo nuovo provvedimento.
Il 31 ottobre sarà la data ultima oltre la quale i dipendenti della Pubblica Amministrazione non potranno continuare a lavorare una volta raggiunti i requisiti per il pensionamento. Quindi, non sarà più applicato il trattenimento in servizio come invece stabiliva la legge Fornero, la quale dava la possibilità, dietro richiesta del dipendente statale, di rimanere in servizio per altri due anni dopo il raggiungimento dei requisiti pensionistici.
Un'altra novità sarà la mobilità obbligatoria, cioè il dipendente potrà essere spostato in un altro posto di lavoro entro un raggio di 50 o 100 chilometri dal luogo del precedente lavoro.
Un'altra novità è quella della riduzione dei permessi sindacali e delle aspettative al 50 percento rispetto a quelli in vigore. Questa nuova norma sarà applicata a partire dal primo agosto 2014 ed avrà lo scopo di razionalizzare e ridurre la spesa pubblica. Infine, di rilevante importanza il fatto che le pubbliche amministrazioni non potranno più dare a quei lavoratori ormai in pensione incarichi di dirigenza oppure incarichi che fanno capo alle amministrazioni stesse.
Ovviamente, ne sapremo di più nella giornata di domani, quando il premier Matteo Renzi e, soprattutto, il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, illustreranno la riforma nel dettaglio.