Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito sulla futura riforma delle pensioni 2014: all’indomani dell’annuncio della sesta salvaguardia in arrivo per gli esodati sono arrivate, puntuali, le reazioni dei sindacati (UIL in primis) e delle forze politiche più attente alle questioni previdenziali, con l’IDV ad essersi nuovamente scagliata contro la Legge Fornero.



Il dibattimento sulla proposta di legge pro esodati giungerà alla Camera il prossimo 30 giugno, e come abbiamo già sottolineato, anche il caso dei Quota 96 verrà attenzionato nella stessa sede; prosegue infine l’iter di riforma dell’istituto della pensione anticipata, individuato come il cardine attorno al quale far ruotare l’intera manovra di riforma delle Pensioni 2014.



Riforma pensioni 2014, esodati e pensione anticipata: sesta salvaguardia in arrivo ma l'UIL rilancia



Come accennato in apertura, nella giornata di ieri è stato compiuto un primo importante passo per quel che concerne la costruzione della futura riforma delle pensioni 2014 con l’annuncio, da parte del ministro Poletti, della sesta salvaguardia pro lavoratori esodati.



La misura è stata accolta con moderata soddisfazione dall’UIL, che vorrebbe comunque un intervento strutturale maggiormente articolato e più profondo: ‘Una piccola goccia questo provvedimento - ha dichiarato Guglielmo Loy, segretario confederale della UIL, parlando di riforma pensioni 2014, esodati e pensione anticipata - Noi chiediamo la nascita di una struttura che sia flessibile, in modo da permettere alle persone di uscire dal lavoro e ai giovani di entrare’.



‘Va bene il provvedimento salva esodati ma è molto poco. I danni fatti da una legge scritta male e approvata peggio dal Parlamento - ha proseguito Loy parlando di riforma pensioni 2014, legge Fornero e pensione anticipata - sono ancora sotto gli occhi di tutti. C'è un danno sociale con persone senza stipendio nè pensione e sta producendo anche un danno economico al Paese perché si deve continuare a mettere toppe che costano’.



L’ideale sarebbe dunque avere una riforma delle pensioni 2014 in grado di costruire un sistema previdenziale più flessibile e meno rigido, con l’istituto della pensione anticipata eletto quale mezzo in grado di consentire il ricambio generazionale ed agevolare il meccanismo di ingresso/uscita dal mondo del lavoro. Dopo il dibattimento di giorno 30 luglio se ne saprà comunque di più.

Riforma pensioni 2014, Quota 96: tante le speranze riversate sul dibattimento del 30 giugno, anche l’IDV scende in campo



Una riforma delle pensioni 2014 ben congegnata non può prescindere dalla risoluzione del caso dei Quota 96, che nel dibattimento del 30 giungo ripongono grandi speranze.



All’indomani della polemica che ha visto il movimento scagliarsi contro i sindacati, giudicati assenti e comunque improduttivi, bisogna registrare l’intervento di Ignazio Messina, segretario nazionale dell’IDV: ‘La proposta del Governo Renzi di permettere a circa 33000 esodati di accedere alla pensione è un piccolo ma significativo risultato. Noi chiediamo allo stesso Governo Renzi - ha proseguito Messina parlando di riforma pensioni 2014 e pensione anticipata - di intervenire subito anche per gli insegnanti e gli Ata della Quota 96 Scuola. Questi lavoratori sono stati bloccati per una errata interpretazione della legge Fornero sulle pensioni che non ha tenuto conto dell'anno scolastico settembre-giugno e bisogna porre rimedio’.



Il cammino che condurrà alla prossima riforma delle pensioni 2014 è certamente lungo ed irto di ostacoli, ma all’interno dell’ampio dibattito che si va alimentando sembra si possa identificare una linea comune: il ‘disprezzo politico’ per la Legge Fornero giudicata inadeguata e improduttiva. Peccato che sia stata ratificata da oltre due anni, un intervento più tempestivo avrebbe certamente scongiurato scenari nefasti come quelli odierni.



E Voi cosa ne pensate? Avreste voluto che il governo intervenisse prima nel tentativo di arginare gli effetti della Legge Fornero? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!