Se esiste qualcosa che può realmente gettare una persona nel panico, sopratutto se parliamo di un lavoratore pendolare, è lo sciopero dei benzinai, ancor di più se preannunciato. Quindi, mano alle taniche di plastica, pieno alle macchine e riempite le bottiglie, perché tra poco prenderà il via lo Sciopero Generale dei benzinai, programmato a partire dal 17 giugno alle 19:30, con la chiusura di tutti i distributori self service e l'oscuramento di tutti i prezzi promozionali, per poi arrivare alla serrata totale di mercoledì 18 giugno che durerà fino alle 7 del 19 giugno sulla rete ordinaria e dalle 22 del 17 giugno alla stessa ora del 18 nelle aree di servizio autostradali.

Più che uno sciopero può essere considerata una vera e propria dichiarazione di guerra, dichiarata dai benzinai appartenenti ai tre principali gruppi, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, ai fornitori di "materie prime", che continuerebbero ad imporre prezzi molto alti e in maniera del tutto arbitraria, rispetto alle pompe di benzina no- logo o di quelle presenti vicino ai supermercati, che comunque vengono riforniti dalle stesse compagnie.

Lo sciopero dei benzinai del 18 giugno però, è soltanto la prima parte di una protesta molto articolata che continuerà anche nei giorni successivi con diverse forme: dalla mezzanotte del 21 giugno alla stessa ora del 28, presso i distributori appartenenti ai gruppi su citati, non sarà accettato alcun mezzo di pagamento elettronico e verranno bloccate le campagne promozionali.