La riforma della Scuola ma, se vogliamo, il malumore che da anni serpeggia all'interno del personale della scuola sarà uno dei motivi principali dell'iniziativa di protesta che il Sisa (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente) intende portare avanti e che culminerà con uno sciopero generale della scuola, indetto già per il prossimo 26 settembre 2014. Quali sono le cause scatenanti della protesta?



Miur, scuola, Sisa: 'Giovani insegnanti e precari meritano dignità e lavoro'

Il motto sembra essere 'lavorare di meno, ma lavorare tutti'. Si tratta di un messaggio di solidarietà che viene lanciato dal segretario nazionale del Sisa, Davide Rossi che, in questo modo, intende contestare le misure che il governo Renzi intende al più presto adottare nel mondo della scuola

'I giovani insegnanti e i precari meritano dignità e lavoro' sono le parole dell'esponente sindacale che aggiunge, tra l'altro, che il proposito dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno come obiettivo principale quello di arrivare alle 24 ore di attività didattica frontale alla settimana.



E' ferma convinzione del Sisa che le ore 'complementari' che gli insegnanti saranno chiamati a svolgere di pomeriggio, diventeranno a tutti gli effetti delle ore obbligatorie mattutine: stesso destino per quanto concerne le ore di supplenza.



Miur, scuola, Sisa: 'Gli insegnanti non sono degli impiegati'

L'orario di chiusura delle scuole, proposto per le ore 22, non deve divenire, secondo il parere del sindacato, un pretesto per far si che la scuola faccia da 'baby sitter', ossia diventi un parcheggio per bambini e giovani, solo perchè i genitori sono indaffarati in altre faccende.



L'impegno che gli insegnanti mettono nel proprio lavoro merita più rispetto, soprattutto perchè, ribadisce Davide Rossi, 'l’insegnamento non è una professione impiegatizia e l’intensità di prestazione dei docenti non è equiparabile in quantità orarie ad altre professioni'.



Dunque, appuntamento per il 26 settembre per lo sciopero generale della scuola? Il Sisa ha lanciato l'appello con la speranza che venga raccolto dalle altre forze sindacali, affinchè la protesta sia unita e non divisa, come troppe volte si è constatato nel recente passato.