Il 13 giugno scorso si erano già discusse nel corso del Consiglio dei Ministri alcune misure da adottare in relazione alle Pensioni, ed in particolare in riferimento alle pensioni anticipate, all'opzione donna e alle modifiche dell'età pensionabile. La nuova bozza del DDL, aggiornata al 10 luglio, riprende questi tre aspetti. Vediamo quali sono i dettagli che verranno presi in esame e cerchiamo di capire anche i tempi di attuazione.



Pensioni 2014: le pensioni anticipate



Una delle novità in discussione riguarda proprio il pensionamento in deroga a 64 anni. Il nuovo disegno di legge delega prevede modifiche all'articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011, estendendo anche al personale del pubblico impiego l'opportunità di ottenere la pensione anticipata dopo aver compiuto 64 anni, ma a condizione che entro il 31 dicembre 2012 si era in possesso dei seguenti requisiti: 60 anni di età e 36 di contributi oppure 61 anni di età e 35 di contributi). I requisiti delle donne sono stabiliti in 60 anni di età e 20 anni di contributi.

Pensioni 2014, opzione donna estesa

Il comma 3 dell'articolo 11 del testo del DDL prevede la possibilità di estendere l'opzione donna anche in favore degli uomini.

La proroga dell'opzione viene estesa fino al 2018, permettendo di accedere al trattamento pensionistico anticipato con contributi pari o maggiori di 35 anni ed età anagrafica pari o maggiore di 57 anni per i dipendenti e 58 per gli autonomi. Naturalmente l'assegno pensionistico subirebbe una riduzione sostanziosa, in quanto calcolato col sistema contributivo anziché retributivo. 



Pensioni 2014, prestazione part time

Un'altra novità prevista ai commi 1 e 2 dell'articolo 11 del disegno di legge è la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da full time e part time nei cinque anni che precedono la data di pensionabilità. Questa possibilità riguarda il personale della Pubblica amministrazione e ha lo scopo di favorire il ricambio generazionale. La prestazione di lavoro verrebbe ridotta del 50%, ma al momento di andare in pensione il soggetto avrà diritto allo stesso trattamento di quiescenza e previdenza che gli sarebbe spettato rimanendo a lavorare a tempo pieno. In altre parole, nessuna penalizzazione economica.

DDL: tempi previsti di approvazione

I tempi previsti di approvazione del disegno di legge saranno piuttosto lunghi. Il testo arriverà in Parlamento in settimana, ma l'esame avverrà solo dopo la pausa estiva, per cui non prima di settembre.