Giungono importanti novità in merito al fronte pensioni 2014: ieri si è svolto in Aula un primo importante dibattito sul tema esodati, nulla di risolutivo ma qualche passo in avanti è stato fatto; tutto fermo invece sul fronte pensione anticipata, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ad aver ribadito per l’ennesima volta un intervento risolutore da doversi effettuare anche in questa direzione.



Un discorso a parte merita invece il tema dell’opzione contributivo donne, ancora una volta dimenticata dal governo; facciamo adesso il punto in tema di Pensioni 2014, chiarendo fin da subito come molto probabilmente la tanto auspicata riforma non vedrà la luce prima del 2015.



Pensioni 2014, esodati: passi avanti importanti ma c’è ancora da aspettare



Parlando di previdenza e pensioni 2014, il tema più caldo è certamente quello collegato agli esodati: ‘Oggi (ieri, ndr.) in Aula, alla Camera, è iniziata la discussione generale sul problema degli esodati. Il PD ritiene questa sesta salvaguardia, contenuta nell’emendamento del Governo, un altro passo avanti, anche se non risolutivo. Numeri alla mano significa consentire l’accesso alle regole pensionistiche ante-Fornero ad altri 32.100 lavoratori. In questo modo il totale dei salvaguardati sale a 170.000 persone, con un impegno di spesa superiore agli 11 miliardi di euro’ ha dichiarato al riguardo Damiano.



‘La promessa del ministro Giuliano Poletti di proporre nella prossima legge di Stabilità una soluzione strutturale di riforma del sistema pensionistico, rappresenta la giusta strada da imboccare - ha proseguito l’ex ministro parlando di pensioni 2014 ed esodati - La battaglia del PD continuerà perché non è accettabile che decine di migliaia di persone senza reddito vengano abbandonate al loro destino e ingrossino le fila dei nuovi poveri’.



Piccoli passi avanti dunque ma ancora insufficienti per avviare un iter di riforma strutturale, che come annunciato da Damiano si concretizzerà nella prossima legge di Stabilità; se sul tema esodati si registrano comunque delle novità, lo stesso non può dirsi per altre due importanti questioni previdenziali, quelle costituite da pensione anticipata e opzione contributivo.

Pensioni 2014: pensione anticipata e opzione contributivo



Il dibattito relativo a pensioni 2014 e previdenza continua comunque ad includere al suo interno i temi connessi a pensione anticipata e opzione contributivo, ma come accennato le novità stentano ad arrivare.



Damiano, sempre lui, vorrebbe in particolare un sistema più flessibile e meno rigido, con prepensionamento e pensione anticipata quali cardini di funzionamento; più in dettaglio, il presidente della Commissione Lavoro vorrebbe si concedesse ad ogni lavoratore la possibilità di adire al pensionamento raggiunti i 62 anni d’età, ma al momento Poletti non ha fornito indicazioni precise; l’unica certezza è che si metterà tutto per iscritto più in là.



Tra gli emendamenti presentati alla proposta di legge sugli esodati - tutti respinti - figura anche quello sull’opzione contributivo donne, che come il provvedimento sui Quota 96 dovrebbe essere oggetto di dibattito in occasione della discussione sulla riforma della PA; in caso di ulteriori ritardi il rischio concreto è che l’istituto scompaia.



E Voi cosa pensate dell’attuale dibattito previdenziale? Come giudicate il lavoro svolto dal governo in tema di pensioni 2014 e previdenza? Vorreste maggior decisione da parte dell’esecutivo? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!