Giungono importanti novità in merito alla pensione anticipata 2014: nel corso di un’intervista rilasciata nella giornata di ieri a ‘Repubblica’ il ministro Poletti ha infatti annunciato che l’età pensionabile prevista all’interno della Legge Fornero non verrà modificata, con ciò contribuendo a sconfessare il piano stilato nelle ultime settimane dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano.

Pensione anticipata 2014, età pensionabile e Legge Fornero: Poletti dice no alla riforma, ‘La flessibilità non sarà legata all’età’



Come accennato in apertura, parlando di pensione anticipata 2014 e riforma delle previdenza bisogna registrare le ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro Poletti: ‘L’età pensionabile resterà quella della legge Fornero. Ci potranno essere flessibilità ma non legate all’età. Per esempio per una persona a cui manca un anno alla pensione e perde il lavoro bisognerà studiare una forma di sostegno al reddito per quell’anno’.



No dunque ad una riforma delle pensione anticipata 2014 che preveda un decremento dell’età pensionabile, si a forme di flessibilità che però non siano legate all’età e dunque a quanto previsto all’interno della Legge Fornero: le dichiarazioni rilasciate da Poletti paiono nette e decisamente in contrasto rispetto a quanto prospettato da Cesare Damiano nel corso delle ultime settimane.



Parlando di pensione anticipata 2014 e previdenza, il presidente della Commissione Lavoro aveva infatti auspicato la possibilità che si intervenisse sull’età pensionabile e su quanto messo per iscritto all’interno della Legge Fornero prevedendo meccanismi alternativi (su tutti il prepensionamento con penalizzazioni a partire da 62 anni d’età).



Da un certo punto di vista appare assurdo continuare a scansare provvedimenti di modifica ad una riforma, la Legge Fornero, che dalla sua ratifica ha costretto il governo a compiere operazioni di salvaguardia per oltre 11 miliardi di euro, dall’altra, dar corso a sensibili modifiche dell’età pensionabile (magari prevedendo diversi meccanismi di funzionamento per la pensione anticipata 2014 o 2015) porterebbe di certo ad esborsi più consistenti. Pensiamo al caso della Germania, dove la manovra  che ha ratificato il pensionamento (a certe condizioni) a partire dai 63 anni costerà ogni anno 11 miliardi di euro (le stime parlano di 160 miliardi complessivi fino al 2030).



A questo punto, al di là dell’esempio fornito da Poletti, resta da capire in quali forme il ministro perseguirebbe la flessibilità cui ha fatto cenno: quello di creare un sistema più flessibile non è comunque un obiettivo che si è posto Damiano quanto piuttosto un preciso punto di arrivo messo per iscritto dal governo all’interno del DEF ratificato ad aprile. Staremo a vedere.



E Voi cosa ne pensate? Siete favorevoli al piano di Damiano o ritenete che attualmente non ci siano le condizioni per intervenire sull’età pensionabile e sulla Legge Fornero? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!