Preoccupano i nuovi dati diffusi dall'Istat che segnalano differenze tra le Pensioni di uomini e donne mentre è in corso in Aula a Montecitorio l'esame del decreto di riforma Pa che modifica in alcuni punti anche la riforma pensioni dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. Nuove proposte per riequilibrare le pensioni di uomini e donne arrivano dalla Cgil di Susanna Camusso e dallo Spi-Cgil di Carla Cantone.

Riforma pensioni 2014, Governo Renzi, opposizioni, sindacati: il punto della situazione

"Il premier Matteo Renzi sulle pensioni non convince", ha dichiarato in una nota stampa il deputato di Forza Italia Gianfranco Rotondi mentre è in corso nell'Aula della Camera dei deputati l'esame del decreto di riforma Pa e pensioni 2014 del Governo Renzi che introduce significative novità sulla pensione anticipata.

"In Europa - prosegue il parlamentare di Forza Italia - il tema è come mandare tutti in pensione più tardi, perché in Italia - chiede Gianfranco Rotondi criticando il Governo Renzi - noi torniamo ai prepensionamenti? Un magistrato dopo i 70 anni - conclude nella nota il deputati intervenendo sulla riforma pensioni - dà il meglio in esperienza ed equilibrio".

E a proposito delle pensioni d'ufficio dei medici su cui interviene il decreto di riforma Pa Renzi - Madia interviene la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. "L'innalzamento dell'età a cui i primari potranno essere mandati in pensione d'ufficio a 68 anni - ha dichiarato in una nota il presidente della Fiaso Francesco Ripa di Meana - è soltanto un contentino a una lobby.

Mentre l'intervento sul tema contenuto nel decreto legge sulla Pa - ha aggiunto il rappresentante della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere è ''demagogico e contiene una vendetta contro quella che si vuol far passare come casta". Originariamente il decreto Pa predisposto dal ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia prevedeva il limite di 65 anni per tutti per quanto riguarda il pensionamento d'ufficio, mentre ora il tetto è stato lasciato soltanto per i dirigenti medici e, dunque, non per i primari.

''Io sono - ha detto Ripa di Meana della Faso rivolgendosi al Governo Renzi sulla riforma pensioni - contrario all'archiviazione di una generazione per decreto".

"I dati Istat confermano ancora una volta la forte disparità tra uomini e donne rispetto al sistema pensionistico", lo hanno dichiarato in una nota in una nota congiunta le segreteria nazionali della la Cgil e dello Spi-Cgil intervenendo di nuovo nel dibattito sulla riforma pensioni dopo i nuovi dati diffusi dall'Istat che evidenziano le differenze tra le pensioni di donne e uomini.

"Uno squilibrio - secondo i sindacati guidati da Susanna Camusso e Carla Cantone - che riflette la difficile conciliazione tra lavoro e famiglia e le forti discriminazioni esistenti nel mercato del lavoro, sempre meno accessibile alle donne, con effetti diretti e indiretti. È necessario - si legge ancora nella nota sulla riforma pensioni di Cgil e Spi-Cgil - che la politica agisca per migliorare la partecipazione delle donne al lavoro. In particolare - chiedono le organizzazioni sindacali guidate da due leader donna come Susanna Camusso e Carla Cantone - con servizi per la cura dei figli e dei familiari anziani e la conciliazione dei tempi di lavoro, per contrastare - sottolineano Cgil e Spi impegnati su lavoro e riforma pensioni - l'eccessiva precarietà e pensioni sempre più povere in futuro, per consentire un'effettiva uguaglianza in termini di opportunità principio imprescindibile di ogni vera democrazia".