Chi segue da vicino la corrente di pensiero del presidente del Consiglio, Matteo Renzi saprà bene come la Scuola rappresenti una delle questioni di maggior interesse per il leader del Partito Democratico. Non a caso lo stesso ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini ha più volte dichiarato come questo governo presieduto dall'ex sindaco di Firenze sia molto diverso dagli esecutivi che l'hanno preceduto, proprio per l'interesse che mostrerà nei confronti dell'istruzione.
Ed ecco che puntualmente il premier è tornato a parlare di scuola, quasi come se abbia voluto anticipare qualcosa che, è vero, 'bolle in pentola' ma che, molto probabilmente, conosceremo soltanto dopo l'inizio del nuovo anno scolastico. Il tono usato dal Presidente, infatti, lascia presupporre una maggior prudenza nell'affrontare certi temi.


Miur, scuola, governo Renzi e piano Giannini: il premier vuole discutere

Renzi ha dichiarato che l'Italia deve ritornare a considerarsi fiera della propria scuola e che, in prima persona, il presidente del Consiglio è pronto a giocarsi tutto. Il nostro Paese, ha detto Renzi, sarà giudicato sulle sue capacità di ridare dignità alla scuola e all'educazione, piuttosto che sulle percentuali minimali di aumento o diminuzione del Prodotto Interno Lordo.
Il presidente del Consiglio ha parlato in toni entusiastici del piano dell'edilizia scolastica e del fatto che si siano già aperti i primi cantieri in tutta Italia: il cantiere più impegnativo, però, così come l'ha definito Renzi riguarda la riforma del sistema ed ecco perchè sarà necessario prendersi un pò più di tempo. Il leader del Partito Democratico ha chiesto tre mesi di consultazione con i docenti e con le famiglie per concordare un piano che riguardi la formazione e l'assunzione dei docenti.
Le parole di Matteo Renzi danno l'idea di un'improvvisa e frenata rispetto alle dichiarazioni di inizio luglio del sottosegretario Reggi. Come ricorderete, quasi un mese fa si parlò addirittura di riforma entro l'estate. Le proteste e le polemiche sono servite per far tornare sui propri passi il governo?