Non si esaurisce il dibattito in tema di pensioni 2014: il governo Renzi è al lavoro su più fronti, ma al momento la luce dei riflettori è puntata sulle parole pronunciate dal ministro Poletti, che a margine del suo ultimo intervento ha sottolineato che l’esecutivo lavorerà con l’intento di ratificare provvedimenti in deroga alla Legge Fornero. Si tratta dell’ennesima presa di posizione ‘contraria’ all’attuale normativa di settore del sistema previdenziale, un ‘ostracismo’ quello rivolto alla Legge Fornero oramai alimentato dalla maggior parte dei gruppi politici attivi in Parlamento.

Parlando sempre di previdenza e Pensioni 2014 dobbiamo poi richiamare l’intervento del ministro Madia, tornato su quanto accaduto a proposito della riforma della PA: il numero uno di Corso Vittorio Emanuele II (sede del Ministero della Pubblica Amministrazione) è parso estremamente deciso nel difendere l’operato del governo Renzi e nell’argomentare le proprie scelte.

Pensioni 2014 e governo Renzi, Poletti non ha dubbi: ‘Attueremo provvedimenti in deroga alla Legge Fornero’

Come accennato in apertura, in tema di previdenza e pensioni 2014 non possiamo non sottolineare le dichiarazioni rilasciate dal ministro del lavoro del governo Renzi Giuliano Poletti: ‘Qualcosa di significativo, anche in deroga a quanto previsto dalla Legge Fornero, si può fare’ - ha sottolineato Poletti parlando di pensioni 2014 e Legge Fornero - Come? Introducendo un meccanismo di flessibilità in uscita per i pensionamenti in situazioni sociali difficili tipo quella di chi è avanti con l'età e ha perso il lavoro ma non ha maturato i requisiti per la pensione’. Sono ormai innumerevoli le dichiarazioni di quanti, tra politici e giuslavoristi, ritengono che la Legge Fornero risulti inadeguata a disciplinare il sistema previdenziale italiano: si tratta di un percorso avviato alcuni mesi fa con la proposta della Lega Nord di istituire un referendum abrogativo e recentemente alimentato dal pronunciamento della Corte dei Conti che ha richiesto l’intervento della Consulta dopo aver sollevato il dubbio di incostituzionalità sulla stessa legge Fornero. Si diceva in apertura di come sia sempre più acceso il dibattito in tema di pensioni 2014 e previdenza: al di là delle dichiarazioni rilasciate da Poletti sulla legge Fornero e sui prossimi interventi previdenziali dobbiamo però tenere conto anche dell’ultimo intervento del ministro Madia, apparso deciso nel difendere l’operato del governo Renzi.

Pensioni 2014 e governo Renzi, Madia: ‘L'esecutivo non ha fatto nessuna marcia indietro’

Continua a far discutere il provvedimento ratificato dal ministro della PA Marianna Madia, che circa 72 ore fa ha presentato 4 emendamenti soppressivi di altrettante norme inizialmente fatte confluire all’interno della riforma della PA; i risvolti previdenziali inseriti all’interno del decreto di riassetto della PA sono innumerevoli, ma l’intervento del ministro rischia di aver causato un ritorno al passato di svariati mesi: ‘Il Governo Renzi non ha fatto nessuna retromarcia perchè l'impianto del testo uscito dal CdM è stato confermato - ha dichiarato il ministro Madia parlando di pensioni 2014 e operato dell’esecutivo Renzi - Alla Camera erano state inserite delle norme su alcuni temi previdenziali che per varie ragioni non hanno avuto le stesse condizioni per essere approvati al Senato. Il tutto sarà affrontato in maniera strutturale entro la fine del mese’. Gli altri temi previdenziali cui fa cenno il ministro Madia riguardano il prepensionamento d’ufficio (in merito al quale sono state cancellate le norme che prevedevano il pensionamento a 68 anni per docenti universitari e primari) e la manovra di cancellazione delle penalizzazioni per chi abbandona l’impiego a quota 62 anni (anch’essa elisa dal decreto PA), tutte norme che avrebbero potuto riscrivere il futuro della riforma delle pensioni 2014 e che invece sono state ‘epurate’. Con quali conseguenze è ancora presto per dirlo.