L'annuncio è stato dato dal Ministro Giannini al meeting di Rimini, è prevista una vera e propria rivoluzione nell'ambito della Scuola per la quale serviranno 1 miliardo e mezzo di euro. L'ora della verità scoccherà venerdì 29 agosto, quando la riforma sarà perfezionata dal Consiglio dei Ministri, una riforma che porta il nome di Matteo Renzi. Centomila insegnanti saranno assunti grazie alla copertura finanziaria approntata dal Ministero e saranno scelti dalle graduatorie a esaurimento, nelle quali risultano ben 155mila professori. Il Presidente del Consiglio vorrebbe fare ancora meglio, portando la soglia a 120mila in modo tale da abbassare il numero di precariato.

In un recente tweet, Renzi ha dichiarato che sarà un fine settimana bollente per quanto riguarda le riforme a partire dalla Giustizia, poi sblocca Italia, nomine europee ed infine appunto quella della scuola.

La riforma scolastica, per come è stata strutturata dall'esecutivo, terrà conto che il 40% dei docenti che oggi sono a ruolo si collocheranno in pensione tra il 2017 e il 2022; per questa ragione il Governo conta di reimmettere 40/50mila docenti all'anno, mentre gli insegnanti di sostegno saliranno dagli attuali 67mila a 90mila, andando a coprire le supplenze. Nel piatto innovativo sono previsti anche corsi di aggiornamento per docenti, per lingua straniera, formazione didattica e uso di nuove tecnologie, incentivando il personale a migliorarsi e contestualmente guadagnare di più.

Per questi motivi è previsto anche il rinnovo contrattuale (scaduto da 8 anni) che sarà oggetto di discussione già da novembre prossimo, in quella sede infatti l'esecutivo dovrà studiare le modalità di copertura economica per quanto riguarda il sistema meritocratico dei docenti. I sindacati hanno però voluto puntualizzare che tale sistema deve essere adottato all'interno del contratto di lavoro e non come soluzione esterna, in quanto ha evidenziato che quando si parla di professionalità lavorativa, lo strumento per valorizzarla è sicuramente il contratto di lavoro e nessun'altra forma alternativa.