Il governo Renzi insiste sempre di più nel parlare di aumento delle ore e di Scuola aperta anche di pomeriggio: si è menzionato più volte il malumore degli insegnanti ai quali vengono chiesti ancora più sacrifici di quanti non ne stanno già facendo e per giunta senza che si parli anche di rinnovo contrattuale.
C'è da riflettere, però, anche su quanto potrà incidere un aumento delle ore scolastiche per la Salute degli studenti ed in particolar modo sotto l'aspetto dell'alimentazione.
Il noto quotidiano 'La Stampa' ha pubblicato l'opinione di un esperto nutrizionista, il presidente dell'ordine dei Medici e dietologo, Federico D'Andrea, che si occupa, tra l'altro, di problemi legati all'alimentazione dei giovani come l'obesità e l'anoressia.
La principale accusa che viene lanciata dal responsabile del settore dietetica e nutrizione clinica dell'Ospedale 'Maggiore della Carità' di Novara riguarda l'eliminazione delle lezioni al sabato e l'allungamento dell'orario negli altri giorni della settimana.
Scuola, aumento delle ore, salute e alimentazione: impossibile seguire una dieta
In questo modo si renderebbe ancora più disordinata l'alimentazione degli studenti, costretti a rimanere seduti dietro ai banchi fino alle due o alle tre del pomeriggio, con un paio di brevi soste in cui rapidamente si consumano dei mini pasti non certo dei più nutrienti. Del resto, gli studenti delle scuole medie e delle superiori non avrebbero altre alternative visto che per quelle scuole non è previsto il servizio mensa.
Il dottor Federico D'Andrea ribadisce come, dal punto di vista alimentare e nutrizionale, vengono consigliati pasti sostanziosi a colazione e a pranzo mentre per la cena si dovrebbe stare più leggeri.
L'assurdità è che i dietologi si ritrovano a consigliare ai ragazzi degli schemi di diete che non possono rispettare proprio perchè l'orario scolastico impone ritmi esageratamente lunghi e che non consentono l'applicazione dei metodi nutrizionali che vengono suggeriti dai medici. Cosa ne pensate in proposito?
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