Lasituazione di oggi non è quella che si sente dire nei Tg nazionali,da sempre filo governativi. L'esigenza di far presto mal si coniugacon quella ben più pressante di dare una risposta definitiva ad unacategoria storicamente penalizzata come quella degli insegnanti,salvo poi bollarla come incapace quando i propri figli escono congravi insufficienze e lacune nelle materie più importanti. Ebbeneno! Gliinsegnanti esclusi dalle Gae non ci stanno e denunciano le gravisperequazioni de “La Buona Scuola” di MatteoRenzi spiegando perché un testo simile sia irricevibile esuscettibile di una profonda revisione.
La necessità di correzione de “laBuona Scuola”
La mobilitazione dei docenti cherespingono “La Buona Scuola” del premier Matteo Renziper l'incompletezza insita allorquando si denota la mancanza di unpiano di assunzione dei docenti abilitati seconda fascia d'istituto,abilitati e con esperienza pluriennale, è totale. Così come èpresentato ha tutti i crismi per una sua irricevibilità. Gli stessispiegano punto per punto dove la Buona Scuola non va beneauspicandone una profonda revisione attraverso le loro proposte,primafra tutte quella che vuole che le graduatorie di istituto diventinograduatorie permanenti provinciali, in cui entra solo personaleabilitato in attesa del ruolo da cui attingere per le supplenzeannuali una volta esaurita la Gae.
Il patrimonio del bagaglio didattico
E' un delitto disperdere un veropatrimonio, quello conseguito dagli insegnanti che con abnegazioneottemperano ai loro compiti, tralasciando l'obiettivodel “posto fisso” in favore della voglia di imparare sempre e ditrasmettere con entusiasmo agli alunni le proprie competenze. Chi ha sostenuto i corsi TFA e PAS hadovuto sostenere notevoli costi e dispendio di tempo ed energiefinalizzati all'acquisizione di una abilitazione che nel progetto diRenzi sulla scuola non viene ad avere nessun valore.
Quindi occorre,a loro dire, che tutti coloro che sono abilitati possano entrarenella scuola con contratto a tempo indeterminato. Chi ha sostenuto icorsi PAS ha al suo attivo 3 anni come minimo di attività didattica( ma per molti sono di più, anche 10) chi ha fatto il TFA hasuperato una selezione per l'abilitazione e comunque ha anni diservizio alle spalle. Hanno quindi professionalità pregresse che nondevono essere ignorate.