Prosegue il dibattito in tema di pensioni lavoratori precoci e previdenza: nel corso di precedenti contributi abbiamo più volte sottolineato che la vertenza dei precoci viene ad essere toccata solo trasversalmente da ipotesi e manovre di intervento, ma questa volta la novità riguarda direttamente loro. Si perché in risposta ad un'interrogazione parlamentare del PD sulla possibilità di prevedere in futuro una pensione anticipata a quota 62 anni senza penalizzazioni il ministro del lavoro Poletti ha risposto che il governo valuterà la cosa all’interno della prossima Legge di Stabilità.
La norma che prevedeva una pensione anticipata a quota 62 anni senza penalizzazioni non è stata gettata nella mischia a caso dato che era già stata presentata ed inserita all’interno di un emendamento predisposto lo scorso agosto in riferimento alla riforma PA: la Ragioneria di Stato è poi intervenuta bloccando tutto e ordinando lo stralcio di quello e altri provvedimenti perché non suffragati da adeguate coperture economiche, ma resta il fatto che l’idea di lavorare su questo aspetto c’era ed era talmente concreta da essere stata inserita nel dibattito sulla riforma della Pubblica Amministrazione. Nessuno dalle parti di Palazzo Chigi ha più tirato in ballo la questione, con il caso Pensioni lavoratori precoci tornato ai margini del dibattito: tutto questo fino a due giorni fa, quando il ministro Poletti (sulla scia di quanto dichiarato anche dal Commissario INPS Vittorio Conti 24 ore prima) è tornato ad esprimersi sull’argomento.