I quota 96 della scuola proseguono la loro protesta per ottenere al più presto il ripristino del loro diritto al pensionamento, nonostante il Governo Renzi abbia adottato la strategia del silenzio mediatico e nessuna apertura ufficiale sia arrivata in tal senso nelle ultime settimane. Sono circa 4000 i lavoratori che attendono una risposta dal lontano 2011, quando in seguito all'approvazione della legge Fornero il loro pensionamento è saltato, nonostante i requisiti richiesti fossero già maturati. Stiamo parlando di lavoratori ATA e docenti che hanno accumulato 35 anni di contribuzione e 61 anni di età, oppure 36 anni di contribuzione e 60 anni di età.

Purtroppo con la fine di agosto è cessata ogni speranza di risolvere la questione prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, pertanto gli "esodati della scuola" sono dovuti tornare tra i banchi per l'inizio di un nuovo anno.

Francesco Boccia: soluzione arriverà entro settembre 2015

La speranza dei quota 96 era legata alla possibilità che la situazione potesse sbloccarsi entro l'anno in corso, un sogno che si è definitivamente infranto quando durante l'approvazione della Riforma PA è stato cancellato all'ultimo momento il provvedimento sanatorio che avrebbe permesso il loro pensionamento. La causa è da ricercare nella mancanza di adeguate coperture finanziarie, che hanno comportato l'intervento della Ragioneria dello Stato durante la discussione parlamentare.

A proposito della vicenda è intervenuto di recente anche il Presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia, spiegando che "la vertenza troverà soluzione entro settembre 2015". Un commento che è stato accolto con sconforto da quei lavoratori pubblici che speravano in un'uscita dal lavoro nel breve termine.

Nuovo presidio di protesta organizzato al Miur per il 30/09

Nel frattempo i lavoratori non restano con le mani in mano.

Per il prossimo martedì 30 settembre 2014 i quota 96 hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla sede del Ministero dell'Istruzione, in via Trastevere a Roma. L'appuntamento è per le ore 13.00, quando si manifesterà la contrarietà dei lavoratori pubblici contro "l'annuncite" del Governo Renzi e la clamorosa bocciatura dei provvedimenti sanatori che sono stati proposti nel corso degli ultimi mesi.

Nel comunicato dei Q96 si fa riferimento proprio alla vicenda del "ministro Madia, che ha soppresso l'emendamento che ci riguardava già approvato alla Camera, perché la Ragioneria dello Stato ha lanciato l'allarme sulle coperture riferendosi alla cifra di 430 milioni in 5 anni e all'insostenibile disavanzo".