La recente assunzione dei 630 nuovi dirigenti scolatici non è servita nemmeno a coprire il turnover dato che, un mese fa, sono andati in pensione ben 764 presidi. La carenza dei presidi negli istituti scolastici italiani è testimoniata dai numeri: delle 8.400 scuole autonome, saranno 1168 i posti vacanti, ai quali, però, bisognerà aggiungere quelli lasciati vuoti dai prossimi pensionamenti. Come previsto dalla legge 87/2014, entro la fine dell'anno sarà pubblicato il nuovo Regolamento con le direttive sul reclutamento dei presidi e dal Miur, fanno sapere, questa scadenza sarà rispettata.
Con una prima certezza nel fatto che si tratterà di un corso-concorso bandito dalla costituenda Scuola Nazionale dell'Amministrazione. Si tornerà ad un concorso a livello nazionale con un impianto che ricalca l'ultimo concorso per ciò che riguarda:
- la prova preselettiva;
- l'ammissione alle due prove scritte di un numero di candidati cinque volte superiore al numero dei posti messi a bando;
- il superamento di una prova orale;
- la valutazione dei titoli del candidato;
- la graduatoria di merito.
I candidati idonei saranno ammessi al corso-concorso selettivo di formazione al termine del quale dovranno superare l'esame intermedio con relativa graduatoria di merito. Quest'ultimo punto, in particolare, è ancora in fase di discussione e soggetto a variazioni rispetto a quanto disciplinato dal bando precedente.
Infine è prevista l'attività di tirocinio con esame finale e graduatoria di merito definitiva.
Concorso dirigenti scolastici, le questioni da risolvere
Sono ancora in fase di discussione alcune questioni: innanzitutto il rapporto tra le varie prove per evitare inutili ripetizioni di verifica dei candidati. Inoltre, a differenza di quanto successo nel precedente concorso, la prova preselettiva dovrà essere aderente allo scopo della selezione della figura del dirigente scolastico.
Questa prova, in particolare, non dovrà essere troppo vaga, con una infinita serie di quiz che poco avevano a che fare con la professione in oggetto. Inoltre, i commissari chiamati a giudicare dovranno avere le competenze e le conoscenze della professione del dirigente scolastico, per scegliere i candidati più idonei ed adatti.
Particolare peso nella scelta dei candidati dovrà essere riservata agli aspetti del management della professione: la preferenza dovrà ricadere sull'aspirante che si dimostrerà capace di creare, motivare e gestire un gruppo, essere in grado di assegnare incarichi, deleghe e di poter gestire gli ambiti collegiali.