Sono due i provvedimenti che, dopo la data del 26 novembre, stabiliranno le sorti dei molti docenti precari che si trovano inseriti nelle kilometriche graduatorie ad esaurimento da oltre 10 anni.
L'obiettivo è quello di rottamare le storiche Graduatorie ad esaurimento e mettere fine così alla piaga del precariato. Fino ad agosto scorso l'ex sottosegretario Reggi si riferiva a 100.000 assunzioni entro i prossimi 3 anni , ma adesso si parla di Graduatorie esaurimento da svuotare già dall'inizio del prossimo settembre. Le Linee Guida su La Buona Scuola del Governo Renzi annunciano un piano di assunzioni straordinario per poter svuotare le Graduatorie ad esaurimento ma anche quelle dell'ultimo concorso del 2012, sia vincitori che idonei.
Un piano molto complesso che è stato proposto in vista della sentenza europea del 26 novembre che vuole condannare la pratica dell'Italia che da anni abusa del precariato assumendo con contratti a termine sia il personale docente e sia il personale Ata.
Il precariato va dunque eliminato, come ci chiede l'Europa: nelle Graduatorie ad esaurimento, gli ultimi insegnanti ad essere inseriti, risalgono al 2009 in terza fascia e ciò vuol dire che anche il docente precario più giovane conta già circa 5 anni di permanenza nella graduatoria e quindi avrebbe così ormai maturato il diritto ad essere assunto in ruolo, anche se non ha mai effettuato alcuna supplenza o abbia ricevuto incarichi per l'insegnamento. Nel 2012 è stata aggiunta un'ulteriore fascia, la cosiddetta quarta fascia, in cui sono inserite poche categorie di docenti che hanno conseguito l'abilitazione nel 2008/09, 2009/10 e 2010/11 dopo aver frequentato corsi abilitanti specifici di educazione musicale, corsi abilitanti ad indirizzo didattico ( Cobaslid) e conseguito la laurea in Scienze della formazione primaria.
Il piano straordinario di assunzioni , finanziato nella Legge di Stabilità e la sentenza storica della Corte di Giustizia Europea del 26 novembre, basterà ad eliminare la possibilità che venga a crearsi nuovamente un'altra sacca di precariato?
il Governo risponde di no e che la soluzione esiste tramite concorsi indetti ogni due anni per gli insegnanti abilitati e la regolarità nel reclutamento.
Intanto, risolto un problema, se ne presenterebbe un altro, quello della mobilità per molti docenti già in ruolo che lavorano fuori dalla propria residenza: il piano di assunzioni straordinario, determinerà conseguenze disastrose nel meccanismo della mobilità, sull’organico di diritto e sull’organico funzionale.
C’è infatti il rischio che venga violato il diritto dei lavoratori a trasferirsi nella propria residenza negando il ricongiungimento con i figli, coniuge e familiari, in quanto tutti i posti disponibili verrebbero coperti dai neoassunti e il personale di ruolo già assunto, che da anni insegna lontano dalla propria famiglia, vedrebbe preclusa la possibilità di ottenere il trasferimento. Quello che queste migliaia di insegnanti chiedono al Governo è quello di subordinare il piano di assunzioni, in fase di realizzazione, ad un piano straordinario di mobilità, trasferendo tutti i docenti prima del 1 settembre 2015,e poi procedere all'assunzione in ruolo dei precari e garantendo ogni anno posti per trasferimenti ed assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, eliminando il vincolo di tre anni nella mobilità.
© RIPRODUZIONE VIETATA