A vedere le notizie più recenti, sembra che qualcosa si stia effettivamente muovendo sul caso della pensione anticipata per i lavoratori disagiati, anche se la strada è tutt'altro che libera da insidie; purtroppo è impossibile non ricordare le tante promesse a cui non hanno fatto seguito i fatti (a causa dei problemi di bilancio), pertanto ogni possibile apertura va soppesata con la massima delicatezza. Ad allinearsi sulla necessità di un intervento generalizzato sono stati il Neo Commissario Tiziano Treu e il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano.
Entrambi stanno facendo pressioni sul Governo Renzi e sui Ministri competenti per la materia, al fine di ridurre la rigidità che caratterizza attualmente l'ingresso dei lavoratori nelle tutele dell'Inps.
Tiziano Treu (Inps): "necessaria qualche forma di flessibilità in uscita". Si pensa alla pensione anticipata?
Sulla stessa linea del suo predecessore Vittorio Conti, anche il Neo Commissario Inps Tiziano Treu (fresco di nomina) tiene a sottolineare l'importanza di una flessibilizzazione del sistema di uscita dal lavoro. Il riferimento è ad una platea ormai amplissima; tra coloro che attendono risposte definitive non vi sono infatti solo i lavoratori esodati (già oggetto di salvaguardie parlamentari), ma anche i lavoratori precoci, coloro che hanno svolto lavori usuranti, i cosiddetti esodati della scuola (meglio conosciuti come quota 96) e più in generale i disoccupati che hanno perso il lavoro in età avanzata, ma che risultano ancora troppo giovani per il pensionamento secondo le regole decise dalla Riforma Fornero.
Sempre Treu, a tal proposito, sprona il Governo Renzi a intervenire e delinea il contesto all'interno del quale prendere nuovi provvedimenti: "la legge di stabilità è chiusa, ma questo dovrebbe essere un impegno per l'anno prossimo e l'Inps farà proposte per introdurre qualche forma di flessibilità". Il riferimento è alle mini Pensioni attuabili grazie al prestito pensionistico, ma anche alla possibilità di ottenere l'anticipata con la quota 100.
Il nuovo progetto Damiano per il pensionamento anticipato: flessibilizzare il sistema con la quota 100 è possibile?
Sullo sfondo non vi è solo il prestito pensionistico, un meccanismo con il quale offrire la pensione tramite l'anticipo da parte dell'Inps dei contributi mancanti e la loro restituzione tramite delle trattenute sulle mensilità future.
Al vaglio dei tecnici vi sarebbe anche il cosiddetto progetto Damiano, perché per stessa ammissione di Treu "vi sono varie opzioni tra chi potrebbe pagare l'introduzione della flessibilità". La soluzione che sembra ben vista dai lavoratori è la quota 100 proposta di Cesare Damiano, che dovrebbe rappresentare la sommatoria tra età anagrafica e contributi dei lavoratori. Resta il fatto che, come abbiamo sottolineato in apertura: il capitolo dei lavoratori disagiati si conferma pieno di inside ed estremamente dipendente da una situazione contingente di clima recessivo e di difficoltà del Paese nel gestire le proprie variabili economiche. E voi, cosa pensate al riguardo? Credete che si possa effettivamente realizzare una flessibilizzazione del sistema nel breve termine?
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