"Non servono nuovi vertici di maggioranza" sulla riforma del lavoro (Jobs act). Lo ha dichiarato oggi il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi (Partito democratico) replicando così al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Silenzio da parte dell'esponente del Governo Renzi sulla riforma Pensioni 2014-2015 mentre per venerdì 14 novembre è in programma lo Sciopero Generale e sociale dei Cobas.

Riforma lavoro e pensioni, Boschi replica a Ncd di Alfano: basta vertici di maggioranza su Jobs act

Ncd ha oggi duramente criticato l'intesa raggiunta nel Partito democratico di Matteo Renzi sulle modifiche al testo di legge sul Jobs act mentre prosegue il confronto sulla riforma pensioni con la Cgil di Susanna Camusso pronta per lo sciopero generale proclamato per venerdì 5 dicembre 2014 e in attesa del via libera della Corte Costituzionale dal referendum della Lega Nord di Matteo Salvini per l'abrogazione della riforma delle pensioni del 2011 realizzata dal Governo Monti che porta la firma dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero.

"Stiamo discutendo con tutti in Aula - ha detto il ministro Maria Elena Boschi escludendo un nuovo vertice di maggioranza su Jobs act Renzi-Poletti -. E' sufficiente - ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi - il lavoro in Parlamento".

Jobs act, Poletti: linea Pd definita, ok in tempi certi. Silenzio del ministro su riforma pensioni 2014

"La definizione, da parte del gruppo del Partito democratico in commissione Lavoro della Camera dei Deputati delle posizioni che saranno sostenute sugli emendamenti alla legge delega di riforma del mercato del lavoro - ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti - rende certa l'approvazione del provvedimento nei tempi richiesti dal Governo e ne conferma i contenuti.

Dall'inizio di gennaio - ha aggiunto l'esponente del Governo Renzi immaginando una rapida approvazione del Jobs act dopo l'intesa raggiunta nel Pd - le imprese e i lavoratori italiani potranno utilizzare il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti".

Jobs act Renzi e riforma pensioni 2014: il 14 novembre sciopero generale e sociale dei Cobas

E per la riforma pensioni e contro la riforma del lavoro (Jobs act) del Governo Renzi è in programma per venerdì 14 novembre 2014 quello che viene definito sciopero "generale e sociale" dei Cobas e di altre organizzazioni sindacali alternative come Cub, Adl, Usi.

"Sciopereremo - ha spiegato in un comunicato stampa il portavoce nazionale Cobas Piero Bernocchi - contro le distruttive politiche di austerità dell'Unione Europea e del Governo Renzi, contro il Jobs Act e l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, contro - ha aggiunto il rappresentante dei Cobas in sciopero generale e sociale - la precarietà e le privatizzazioni, la Legge Stabilità 2015 e il Fiscal Compact, il blocco dei contratti nella Pubblica amministrazione, per l'abolizione della Legge Fornero, per una riforma pensioni adeguata e un reddito minimo garantito per tutti.

Aiuti consistenti - ha spiegato il dirigente sindacale dei Cobas - in aumenti di pensioni e salari, significativi investimenti - ha aggiunto Piero Bernocchi - nei servizi pubblici fondamentali come sanità, scuola, trasporti e nel diritto alla casa".