Dopo lo scandalo dei giorni scorsi riguardante l'errore nella somministrazione dei test ai candidati per area medica e area servizi clinici che aveva portato alle dimissioni spontanee del Presidente di Cineca Emilio Ferrari, finalmente una buona notizia: il ministro Giannini ha infatti affermato che è stata trovata una soluzione per salvare prove e punteggi già sostenuti. La notizia è stata avallata da un comunicato stampa del 3 novembre visibile sul sito del ministero dell'istruzione nel quale è chiaramente spiegato il motivo della decisione: il ministro Stefania Giannini infatti, a seguito dell'incontro a cui sabato hanno partecipato la Commissione che aveva convalidato i quiz questa estate e l'Avvocatura di Stato, ha confermato la validità di 28 domande su 30 dell'area comune delle due discipline perché pertinenti con entrambe le aree.

I conteggi dei punti ottenuti da ogni candidato saranno ricalcolati prendendo in considerazione esclusivamente le 28 domande corrette.

La Giannini ha sottolineato che la decisione è stata presa per andare incontro agli sforzi (anche e soprattutto economici) sostenuti dai candidati che hanno partecipato al concorso mentre già si preannunciava guerra su tutti i fronti in caso di ripetizione. Il Codacons infatti aveva minacciato un esposto alla Corte dei Conti con richiesta di risarcimento collettivo; l'Unione degli universitari in rivolta sosteneva che il Cineca oltre a dipendere direttamente da Ministero stesse simulando solo un inutile teatrino.

Bufera anche sul fronte politico in cui Luca Zaia (presidente della regione Veneto) sostiene che sia indispensabile regionalizzare queste prove che vengono sempre mal gestite dallo Stato che viene definito proprio da Zaia "ufficio complicazione cose semplici" mentre il ministro della salute Beatrice Lorenzin sottolinea la gravità dell'accaduto rassicurando che per il ministero della Salute ha già preso in considerazione una discussione per chiarire i punti dell'art. 22 (Gestione e sviluppo delle risorse umane) del Patto della Salute a cui parteciperà anche il Miur, tavolo in cui cercheranno (finalmente) di risolvere concretamente i problemi .