Clamoroso dietrofront del Miur, guidato da Stefania Giannini, sul "caso" dei test per la specializzazione in medicina degli scorsi giorni. Le prove sono valide, ha affermato il ministro dell'istruzione suscitando mille polemiche del paese. Ripercorriamo la vicenda analizzando le ragioni di questo improvviso cambio di direzione, dopo l'annullamento dei test. I fatti. Mercoledì 29 e venerdì 31 ottobre 12.168 giovani medici hanno sostenuto i quiz del primo concorso nazionale per essere ammessi alle Scuole di specializzazione in Medicina. Ebbene, per 11.242 di loro si è verificato un grave problema.

Infatti il Cineca, consorzio interuniversitario che si occupa della preparazione delle prove, ha ammesso di aver invertito le domande relative all'area Medica da una parte e dei Servizi clinici dall'altra. Il risultato? Scuse pronte del consorzio e prove che sono subito apparse invalidate. Il Miur nella giornata di sabato 1 novembre ha riconosciuto la "grave anomalia", decretando il rifacimento dei test per gli oltre 11 mila candidati. Su Cineca, e sul ministero dell'istruzione, si è subito riversata una marea di critiche e polemiche, con la rabbia dei medici interessati e lo spettro di una causa collettiva di risarcimento danni da parte del Codacons. Poi, il 3 novembre, la svolta imprevista.

Test specializzazione medicina 2014, il Miur fa dietrofront: prove valide

"Le prove per l'accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina del 29 e 31 ottobre non dovranno essere ripetute. Abbiamo trovato una soluzione che ci consente di salvare i test": ad affermarlo, nella tarda serata di ieri, è stata proprio Stefania Giannini, ministro dell'istruzione, nell'occhio del ciclone.

La Commissione nazionale, che questa estate aveva avuto il compito di valutare le domande somministrate ai candidati nel test per la specializzazione in medicina, si è infatti riunita nuovamente per vagliare i quesiti proposti per l'Area Medica (in data 29 ottobre) e per i Servizi Clinici (il 31 ottobre). Dopo attento esame essa ha stabilito che, per entrambi i test, 28 domande su 30 rimangono valide ai fini della selezione, dato che i settori scientifico-disciplinari di ciascuna area sono per molta parte comuni.

Si è quindi deciso di annullare il rifacimento dei test, e di procedere con il semplice ricalcolo del punteggio, eliminando le due domande non attinenti e pertinenti all'area di interesse. Un sospiro di sollievo per gli 11 mila candidati? I medici, coordinati dalle associazioni di settore, si preparavano ad un sit-in davanti al Miur per domani, 5 novembre. Resta da vedere se la soluzione individuata dal ministero, insieme all'Avvocatura dello Stato, riguardo ai test di specializzazione 2014 soddisferà le loro richieste.