Si accendono i riflettori sulla recente proposta di Cesare Damiano sul pensionamento anticipato con quota 100, dopo che il suo precedente tentativo di venire incontro ai lavoratori disagiati è stato disatteso dalla legge di stabilità 2015. Ricordiamo che il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera ha più volte suggerito al Governo Renzi di trovare un soluzione plausibile per il popolo di coloro che sono rimasti colpiti in modo negativo dal cambiamento di regole avvenuto successivamente all'approvazione della legge Fornero 2011. Stiamo parlando, per chi ancora non lo sapesse, dei lavoratori esodati senza stipendio e senza reddito da pensione.
Ma anche dei cosiddetti lavoratori precoci, troppo "giovani" (parlandone con un eufemismo) per andare in pensione, nonostante decenni di versamenti. Sorte simile è toccata a chi ha svolto lavori usuranti, agli insegnanti e ai lavoratori ATA quota 96 della scuola e più in generale a tutti coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata, pur mancando dei requisiti per ottenere l'assegno dell'Inps.
I lavoratori sembrano favorevoli alla Quota 100: la decisione finale passa al Governo Renzi
Nonostante il disagio e un'insofferenza comprensibile (per chi aspetta una soluzione da ormai tre anni), alcuni lavoratori precoci e disagiati hanno deciso di lasciare un commento sotto al nostro precedente articolo, riguardante i possibili scenari previdenziali del prossimo futuro.
Come si può leggere accedendo al link segnalato, quest'ultimi hanno espresso un'apertura di credito per la cosiddetta quota 100. È chiaro che sotto numerosi aspetti si tratterebbe di una soluzione in grado di accontentare i desiderata di tutti, spesso contrapposti. Da un lato il Governo ha necessità di far quadrare i conti, in un periodo di grande difficoltà per il bilancio pubblico, dovuto alla nuova entrata in recessione dell'economia italiana.
Dall'altro lato i lavoratori precoci e disagiati desiderano mettersi definitivamente alle spalle la propria posizione d'incertezza, pur rinunciando a una parte dei diritti che erano stati acquisiti in passato. Nel messo ci sarebbe proprio l'On. Cesare Damiano, che sta svolgendo un ruolo di mediatore tra le due parti. Per comprendere se si riuscirà a mettere definitivamente la parola fine sulla questione, non resta che aspettare l'esito parlamentare della legge di stabilità 2015.
E voi, cosa pensate al riguardo? Come sempre, proseguiamo nel mettere a disposizione i commenti di questo articolo per aiutarvi a far sentire la vostra voce. Se invece desiderate restare aggiornati sulle ultime novità relative alla riforma delle pensioni 2014 - 2015, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto, sotto al titolo.