Se i quota 96 della scuola vedono il bicchiere mezzo pieno, non altrettanto si può direper esodati, ferrovieri, insomma per tutti coloro che sonorimasti intrappolati dalla legge Fornero del 2011, del governodei professori retto da Mario Monti. Partiamo dai quota96 della scuola. Il personalescolastico, ex quota 96, per anni (tre per l'esattezza) ha lottato contro l'ingiustizia subita: il mancato riconoscimentodel diritto acquisito ad andare in pensione con i requisitiante Fornero. Ricordiamo che per un errore, la legge Forneronon tenne conto della specificità del comparto scolastico, che ha uncalendario non corrispondente all'anno solare.

Il calendariodella scuola parte dal primo settembre e termina il 31 di agosto. Lalegge Fornero invece fissava il diritto al pensionamento con irequisiti della quota 96 al 31 dicembre 2011, bloccando così glioperatori scolastici che quel diritto lo raggiungevano entro l'annoscolastico e cioè entro il 31 agosto 2012. A nulla sono valsi, inquesti tre anni, le lotte, gli appelli, i ricorsi, gli impegni presidai politici di tutti gli schieramenti. L'errore della Fornero,riconosciuto da tutti, non è stato mai modificato. Ma oggi unospiraglio concreto si apre. Il Giudice del lavoro di Salernoriconosce il diritto leso dalla “Fornero” e manda in pensione42 lavoratori della scuola. Si aggiunga a ciò, che unemendamento alla legge di stabilità presentato e sostenutotrasversalmente da più forze politiche, è stato accettato e verràdiscusso in questi giorni con l'approvazione della legge stessa.

Perchè si è possibilisti? Il Miur non può far finta diniente, non può non tener conto che 42 lavoratori della scuola inquota 96 sono oggi in pensione per sentenza, si creerebbeun'ingiustizia nell'ingiustizia per chi non ha fatto ricorso.

E per i ferrovieri?E per gli esodati? Il bicchiere com'è?

Poi ci sono quelli chesvolgono lavori usuranti, vedi i ferrovieri.

A loro erariconosciuto il diritto ad andare in pensione nella legge vigente almomento del governo Monti, diritto cancellato dalla Fornero. Tutti nechiedono il riconoscimento, ma all'orizzonte non pare vi sia nulladi nuovo che possa far ben sperare. Dunque bicchiere mezzo vuoto. E che dire degliesodati? Sembrava che tutti fossero stati salvaguardati dallesei salvaguardie fin qui attuate.

Ne sono, invece, fuori ancoracirca 50 mila. Come si affronterà anche tale questione? Lo vedremo a giorni. Intanto la propostaDamiano su quota 100 sembra essere la più accreditata. Il dibattito è sempreaperto. Renzi al momento continua a tacere. Ci prepara a sorprese?Seguiteci, cliccando segui sotto al titolo dell'articolo, viterremo aggiornati.