"Il programma di riforme bisogna portarlo fino in fondo per avere maggiore credibilità in Europa". Lo ha dichiarato il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione elettorale del Partito democratico a Catanzaro, in Calabria.

Riforme Renzi 2014 lavoro, Pa e pensioni, Boschi: investimenti nell'agenda Ue

Diverse le riforme avviate dal Governo Renzi a cui ha fatto cenno il ministro Boschi (Pd): dalla nuova legge elettorale alla riforma costituzionale con il nuovo Senato, dalla riforma del lavoro (Jobs act) alla riforma Pa e pensioni, dalla riforma della scuola alla riforma della giustizia senza dimenticare la riforma fiscale.

Il cantiere per le riforme del Governo Renzi è appena all'inizio dell'opera, il percorso sarà ricco di ostacoli, divisioni continuano a registrarsi sia nella maggioranza che all'interno del Pd. "Il lavoro che stiamo facendo - ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi - ci consentirà di rimettere al centro dell'agenda europea gli investimenti e la flessibilità che servono per tornare a crescere".

Jobs act e riforma pensioni, Boschi vs Cgil: sciopero generale in questo momento non serve

"Non credo serva uno sciopero in questo momento", ha detto il ministro Boschi riferendosi allo sciopero generale indetto dal direttivo della Cgil guidata dal segretario generale Susanna Camusso per venerdì 5 dicembre 2014 contro il Jobs act Renzi-Poletti e per le modifiche alla riforma pensioni Fornero per dare a tutti i lavoratori la possibilità della pensione anticipata e non solo ai lavoratori statali.

"Tra l'altro - ha aggiunto l'esponente del Governo Renzi mettendo il dito nella piaga della mancata unità tra i sindacati - è uno sciopero proclamato solo dalla Cgil, visto che gli altri sindacati non hanno aderito. Credo sia più utile - ha aggiunto il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi secondo quanto riporta l'agenzia Adnkronos - parlare di riforme in parlamento trovando risposte per i lavoratori e chi un lavoro non ce l'ha".

Riforme lavoro e pensioni, Jobs act Governo Renzi, Poletti: riforma operativa entro il 2015

Ottimista sulla riforma del lavoro che porta la sua firma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti il quale si dice fiducioso che il Jobs act sia operativo entro il 2015.

"Il contratto a tutele crescenti - ha detto l'esponente del Governo Renzi - è il primo obiettivo che vogliamo portare in porto per fine anno. A gennaio 2015 - ha detto il ministro del Lavoro secondo quanto riporta l'Ansa - le imprese e i lavoratori possano utilizzare le scelte fatte nella legge di stabilità a partire - ha spiegato il ministro Giuliano Poletti parlando del Jobs act al vaglio della Camera dei Deputati - da quella di ridurre il costo del lavoro in modo che la percentuale di contratti a tempo indeterminato cresca in maniera importante". Il ministro Poletti sembra in queste ore molto concentrato sul Jobs act per poter affrontare con serenità la questione della riforma pensioni che continua ad alimentare il dibattito politico.

A parte gli aumenti delle tassazioni sulle rendite finanziarie dei fondi pensione nessun altro intervento è al momento previsto dal governo nella Legge di Stabilità 2015 in tema di riforma pensioni. Al vaglio ci sono però gli emendamenti degli altri partiti, tra i quali quelli della Lega Nord di Matteo Salvini per gli esodati e quelli del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo per l'aumento delle pensioni minime e il taglio alle pensioni d'oro.