La confusione che è stata creata intorno alla prima prova nazionale per l'accesso alle scuole di specializzazione di Medicina sembra destinato ad aumentare: molti dei 12.168 aspiranti specializzandi erano stamattina davanti alla sede del Ministero dell'Istruzione di Viale Trastevere a Roma per gridare, ad alta voce, la correttezza ed il rispetto delle regole per l'accesso alle professioni mediche.

L'ennesimo errore, dopo quello dei test d'ingresso a Medicina, c'è stato ed è ancora su quello che inevitabilmente si discute come a ricordare che la toppa messa dal Miur può andar bene per alcuni, ma può penalizzare altri.

Insomma, è più brutta a vedere la toppa che il buco e il buco potrebbe essere stato fatto sulla coperta troppo corta: le due domande in qualche modo neutralizzate per l'area medica e per i servizi clinici con conseguente ricalcolo dei punteggi in graduatorie, non fermerà l'ondata dei ricorsi che, comunque, si avrebbero. E allora andiamo a vedere le quattro ipotesi a cui i candidati potrebbero appellarsi, perché se viene trovata una soluzione che va bene a qualcuno (ed anzi ne aumenta anche il punteggio), inevitabilmente la stessa soluzione va a danneggiare altri.

Test Medicina, le 4 ipotesi delle due domande neutralizzate: chi ci guadagna e chi ci perde e fa ricorso

Ipotesi n. 1: chi ha fatto 30/30

I candidati che nelle prove del 29 o del 31 ottobre scorso hanno conseguito il punteggio di 30/30, con l'inversione delle prove non avrebbero variazioni sul punteggio e otterrebbero ugualmente l'ammissione anche escludendo le due domande, ma verrebbero raggiunti da chi nella stessa prova ha totalizzato 28/30.

Ipotesi n. 2: chi ha preso un punteggio alto

Connessa alla prima ipotesi, c'è quella di chi ha conseguito un punteggio alto: chi ha risposto correttamente alle due domande annullate chiede l'attribuzione dei punti per salire in graduatoria rispetto a chi ha lo stesso punteggio ma ha risposto erroneamente alle due domande annullate.

Ipotesi n. 3: ammissione in sovrannumero

In questa ipotesi rientrano i candidati che vogliono agire solo per ottenere l'ammissione in sovrannumero con il riconoscimento della borsa, senza tener presente del punteggio ottenuto nel test inizialmente annullato.

Ipotesi n. 4: candidati penalizzati con l'eliminazione dei test

Brutto a dirsi, ma ci sono dei candidati che, con l'eliminazione del punteggio ottenuto nei giorni 29 e 31 ottobre sono danneggiati perché avrebbero ottenuto l'ammissione. Ricordiamo che il punteggio previsto dal bando è di 135 punti massimo, distribuito in massimo 15 punti per i titoli e di massimo 120 punti come punteggio delle prove.