E' arrivata nelle scorse ore la decisione ufficiale del Ministero dell'Istruzione Italiana di non annullare le prove valide per l'accesso alle specializzazioni alle facoltà di specializzazione in medicina 2015 ma, dopo il caos, sembrano essere ancora maggiori le richieste di una abolizione dei prossimi test da parte di studenti e politici. Tra i più attivi è sicuramente da registrare l'iniziativa della parlamentare Emma Petitti che, dopo aver sottoscritto una proposta di legge con altri parlamentari, ha richiesto al ministro Stefania Giannini di abolire definitivamente il test di medicina 2015/2016.

La politica ha definito le prove come un "mero simulacro" a cui è impossibile trovare giustificazione e che finiscono solamente per creare difficoltà a moltissimi studenti meritevoli. A dirla tutta, Stefania Giannini si è sempre espressa a favore dell'eliminazione delle prove di accesso anche se con alcune limitazioni: il Ministro ha infatti sempre supportato il "metodo transalpino" che prevede un numero chiuso ma dei test di sbarramento successivi all'iscrizione. Ad oggi però è ancora molto difficile prevedere quelle che saranno le decisioni del Governo e le ovvie conseguenze per gli studenti.

Test specializzazioni medicina 2014: previsti numerosi ricorsi dopo il caos.

La decisione di non far ripetere i test di ingresso per le specializzazioni delle facoltà di medicina 2015 non sembra aver convinto gli studenti italiani che si sono ritrovati nelle ultime ore davanti ai palazzi della politica per protestare.

Il Ministero e Stefania Giannini hanno giustificato la scelta sottolineando di voler premiare gli sforzi di studenti e famiglie. Nonostante questa spiegazione, gli aspiranti medici non sembrano particolarmente soddisfatti e nelle prossime ore sono attesi i primi ricorsi. Come si concluderà tutta questa complicata vicenda? Aspettando ulteriori notizie non resta che chiedere se secondo voi sarebbe giusto abolire i test di medicina? Fateci sapere la vostra idea lasciando un commento nell'apposito spazio al termine dell'articolo.